Città M., sfida Censi-Trezzi. Vicesindaco, il Pd inizia a fibrillare
Milano, le elezioni di secondo livello si avvicinano. La città metropolitana agita i democratici
di Fabio Massa
La città metropolitana agita i democratici milanesi. Le elezioni di secondo livello si avvicinano, ed entro metà di settembre dovranno essere definite le candidature per entrare nel consiglio metropolitano. Se a destra i giochi devono tenere conto della perdita probabile di alcuni posti e dell’appetito dei vari capibastone, a sinistra - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it - la principale incognita riguarda il vicesindaco che dovrà accompagnare operativamente Beppe Sala nella guida di un ente in profondo dissesto sia finanziario che di idee. Dipendenti stanchi, sfiduciati, mancanza di deleghe, mancanza di progetti e soprattutto mancanza di fondi stanno portando la Città Metropolitana al collasso.
A questo bisogna aggiungere la scarsissima propensione che ebbe Pisapia ad occuparsene: dichiarò infatti più volte pubblicamente che per lui la città metropolitana era un peso capitato sul suo cammino di sindaco di Milano. Ben altra condizione rispetto a Beppe Sala, che invece fin da subito, prima delle elezioni, sapeva che sarebbe diventato sindaco della Città Metropolitana in caso di vittoria. Così è stato, ma è ovvio che nella scelta del vice dovrà pesare - secondo rumors da Palazzo Marino - come prima cosa la competenza ad occuparsi dei temi. Il secondo requisito è che chi dovrà andare in Città Metropolitana, per un incarico di fatto gratis e molto dispendioso in termini di tempo, dovrà avere la massima disponibilità operativa.
Beppe Sala non pone questioni di genere, anche se il Partito Democratico, a cui di fatto spetta la scelta politica di proposta dei nomi, vorrebbe una donna per l’alternanza di genere. Sono quindi due i nomi che stanno girando, e che sono sul tavolo di Filippo Barberis, il capogruppo in consiglio comunale che sta gestendo la vicenda. Il primo arriva dal consiglio comunale di Milano, ed è quello di Arianna Censi. Già nella giunta metropolitana, ha una grande esperienza del vecchio e del nuovo ente. C’è chi fa notare però che si tratta di una candidatura “milanese”, ovvero partorita in seno al consiglio comunale di Milano, seppur di un esponente che tradizionalmente ha operato nell’hinterland, e precisamente a Opera. Per questo, il nord Milano si starebbe “addensando” sul nome di Siria Trezzi, ex Sel, sindaco di Cinisello Balsamo, appoggiata da buona parte del mondo cooperativo. Lei potrebbe essere un’opzione “di sinistra” e proveniente dalla provincia. La Trezzi potrebbe anche - secondo i maligni - rientrare in un gioco più complesso di contrappesi per il tentativo di eleggere nuovamente una segreteria unitaria tra alcuni mesi. La sfida è aperta.
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