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Città Metropolitana di Milano “capitale” dello sviluppo sostenibile. FOTO

Città Metropolitana di Milano “capitale” dello sviluppo sostenibile territoriale

La Città metropolitana di Milano alla regia di una pianificazione locale sostenibile grazie  ad una due giorni che fa da sintesi ad un percorso, iniziato già prima della pandemia, di  confronto e analisi sul tema della crescita in una chiave innovativa, che tenga conto sia di  un maggiore rispetto delle tematiche ambientali, sia della necessità di includere più realtà  possibili nella costruzione del nuovo approccio.

E così, per due giorni, il 22 ed il 23 marzo, l’ente  si è trasformato in capitale della sostenibilità,  con un doppio evento, organizzato allo Spazio Base di Milano, che ha coinvolto stakeholders  nazionali ed internazionali, chiamati ad una sfida importante che non può prescindere dal  gioco di squadra e dalla condivisione di obiettivi e strategie.

Verso l’Agenda metropolitana Urbana tra mappe e prospettive

Crescita sostenibile ed economia circolare: due obiettivi emersi con forza ben prima  della pandemia, che ha stravolto le abitudini e imposto con convinzione la necessità di  elaborare un nuovo approccio alla crescita, come emerge chiaramente anche dagli indirizzi  del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Da lì si è partiti, mappando il territorio e i suoi 133 Comuni ed individuando target e goals  più vicini alla realtà di riferimento, elaborando poi strumenti utili, sulla base di quantoemerso, ai fini di condividere e promuovere le buone pratiche già in campo ed elaborarne di  nuove.

L’evento di martedì è stato un’occasione di confronto in vista dell’ormai imminente  definizione dell’Agenda metropolitana, così che possa garantire, con le sue linee guida, una transizione verde ed equa su tutto  il territorio d’interesse.  Ad aprire i lavori della giornata, che hanno contato sulla presenza di partner di livello come  Università Bocconi, ASviS, la startup Colouree e referenti del MTE, di Regione  Lombardia, della Città metropolitana di Venezia e del Politecnico, sono stati il  consigliere delegato ad Ambiente e legalità della Città metropolitana di Milano,  Simone Negri, ed il direttore generale, Antonio Sebastiano Purcaro.

Un tour alla scoperta del percorso, degli strumenti in fase di definizione: Netlab, un riferimento per i diversi attori dell’ecosistema  metropolitano che permette di proporre sfide, contenuti e risorse, di segnalare progetti ed  iniziative in corso e di discutere su criticità e istanze individuate dagli altri utenti,  contribuendo quindi a rendere operativi gli obiettivi di sviluppo sostenibile e a declinarli  localmente; Datalab, che mappa il territorio e raccoglie gli indicatori più significativi legati ad alcuni temi strategici per lo sviluppo del territorio e delle  sue comunità.

In arrivo anche la School of sustainability, un percorso di formazione continua che si  rivolge a cittadini, imprese, associazioni e attori istituzionali, con particolare attenzione ai  Comuni.

I presenti si sono poi confrontati su alcuni “goals” (obiettivi) dell’Agenda Onu 2030 legati al  territorio: istruzione e formazione, energia pulita, comunità sostenibili e consumo produzione responsabile. Un confronto produttivo che ha fatto emergere come sia fondamentale l’educazione ad un  nuovo approccio alla sostenibilità, sia in termini di formazione dei professionisti, sia in termini  di cambio culturale per le nuove generazioni. L’Agenda, quindi, deve guidare la transizionenon solo in termini di principio, ma anche con azioni pratiche.

L'incontro si è poi focalizzato sull’importanza di un equo accesso alle informazioni relative ad  incentivi e buone pratiche, che devono essere a portata di tutti. Tra gli spunti, l’idea di creare  one stop shop proprio per garantire l’accesso alle informazioni, e di promuovere comunità  energetiche legate alle fonti rinnovabili.

Grande attenzione al tema della mobilità, col biciplan CAMBIO della Città metropolitana di  Milano che pone la sfida della ciclabilità, ma anche col progetto della Città metropolitana  Spugna, candidati, tra l’altro ai fondi del PNRR. Infine è emersa con chiarezza la necessità  di fare rete, di superare i formalismi e di condividere esigenze e buone pratiche.

“La Città Metropolitana di Milano – ha detto in apertura il consigliere Negri – si pone alla  regia del cambiamento, di una transizione ecologica che deve coinvolgere molteplici realtà  nella costruzione di un nuovo sistema di sviluppo. Anche il PNRR detta la strada da seguire,  con 277 miliardi destinati proprio al tema della transizione ambientale. Sebbene gli scenari  siano cambiati drasticamente di recente, a causa del conflitto in Ucraina, non dobbiamo  rischiare di interrompere il percorso verso il cambiamento, perché le tematiche ambientali restano di grande attualità e ci impongono di non fermarci proprio ora. L’Agenda  metropolitana vuole essere uno strumento al servizio di tutto il territorio, che guidi nella  pianificazione della crescita: ogni scelta avrà un peso. A noi il compito di portare queste  tematiche all’attenzione dell’opinione pubblica, elaborando strumenti che mettano in pratica  le ottime premesse finora elaborate”.

Anche il segretario generale Purcaro ha evidenziato “il ruolo strategico dell’ente di area  vasta nel portare avanti le politiche della sostenibilità, declinandole nella costruzione del  nuovo Piano strategico e nei diversi strumenti di programmazione, come avvenuto coi Piani  integrati che la Città metropolitana di Milano ha candidato ai fondi del PNRR”.

La transizione ecologica: un gioco di squadra indispensabile

Nella giornata di mercoledì, riflettori accesi sul progetto CReIamo Pa, con un evento  organizzato dal Ministero della Transizione Ecologica ed ospitato dalla Città  metropolitana di Milano, per fare sintesi del percorso condiviso ed enucleare le modalità  per adattare le strategie nazionali alle agende territoriali. La definizione di obiettivi e azioni  trovano la loro applicazione nelle Agende metropolitane e devono far leva, inevitabilmente,  sulla compartecipazione di molteplici attori, a tutti i livelli, compreso il privato.

Un tema rimarcato con convinzione dalla vicesindaca della Città metropolitana di Milano,  Michela Palestra, orgogliosa della due giorni, organizzata, prima in Italia, proprio dall’ente  di area vasta milanese: “L’ingaggio che abbiamo come Città metropolitana e ministero è forte, su temi che partono da lontano. Abbiamo costruito una relazione importante per dare  vita a progetti concreti: guardando verso l’alto, il ministero appunto, e verso il basso,  coinvolgendo i territori, dalle Amministrazioni locali, ma anche i privati e i soggetti che  puntano ad un obiettivo condiviso, la sostenibilità”. La vicesindaca ha ribadito la necessità  di elaborare “processi e progetti che si aprono e sono disponibili con un linguaggio  trasversale dal ministero al piccolo comune al privato, così che tutti gli sforzi portino ad un  risultato complessivo, sulla base di un obiettivo condiviso”.

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