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Città più smart d'Italia, Milano al primo posto per il quinto anno di fila

Città più smart d'Italia, Milano al primo posto per il quinto anno di fila

Milano, Firenze, Bologna. Questo il podio delle citta' piu' 'smart' d'Italia, secondo il rapporto ICity Rate 2018 di FPA, in cui e' stilata la classifica delle smart city italiane tra 107 comuni capoluogo. Milano, con un punteggio di 640,2, si assesta prima per il quinto anno consecutivo, con un distacco di quasi venti punti da Firenze, seconda classificata con 621,6 punti. Milano, secondo il rapporto, eccelle negli ambiti di solidita' economica, ricerca e innovazione, lavoro, attrattivita' turistico-culturale, anche se fa registrare ancora un ritardo nelle dimensioni ambientali, come il consumo di suolo e territorio - solo 76 nella classifica - e qualita' dell'aria e dell'acqua, in cui segna solo il 96esimo posto.

Firenze ha battuto di pochissimo Bologna, aggiudicandosi il secondo posto. Il capoluogo toscano si distingue sui fronti attrattivita' turistico-culturale e trasformazione digitale, grazie ai quali e' in prima posizione; Firenze si colloca, peraltro, fra le prime citta' per mobilita' sostenibile, stabilita' economica, istruzione, lavoro, partecipazione civile ed energia. Bologna, con i suoi 620 punti invece, conferma la sua leadership negli ambiti del lavoro, dell'energia e governance e partecipazione civile e guadagna un ottimo posizionamento per trasformazione digitale, istruzione, ricerca e innovazione ed inclusione sociale."

Dal rapporto ICity Rate 2018 emerge quanto sia cruciale il ruolo del capitale umano nel determinare il posizionamento complessivo delle citta' - ha dichiarato Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA - le tre citta' leader nella classifica generale, Milano, Firenze e Bologna, infatti, lo sono anche negli ambiti trasformazione digitale e lavoro, e si collocano al vertice anche nelle dimensioni istruzione, attrattivita' turistico-culturale e partecipazione civile, risultati che in parte riflettono e in parte determinano il loro superiore dinamismo. D'altra parte, pero', e' altrettanto chiaro che la sostenibilita' sia un obiettivo ancora lontano per le citta' italiane, anche per quelle piu' avanzate nello sviluppo della smart city, che appaiono in difficolta' nella gestione e conservazione della qualita' dell'aria e dell'acqua, dei rifiuti e del territorio. Le citta' leader devono percio' impegnarsi maggiormente su questi versanti - ha concluso Dominici - dove nei prossimi anni saranno proprio le nuove tecnologie basate sull'elaborazione e l'utilizzo dei dati prodotti dagli strumenti di sensoristica intelligente a offrire nuove opportunita' di governo responsabile e rispondente".

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