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Colpo del Tar sulle biglietterie dei musei: la confusione regna sovrana
Il Museo del Novecento di Milano

Colpo del Tar sulle biglietterie dei musei: la confusione regna sovrana

A meno di un anno dall'affidamento del servizio di gestione delle biglietterie dei musei civici, il TAR sconfessa per la prima volta il Comune e revoca la gestione delle biglietterie dei musei civici. 

I molti operatori erano rimasti più che perplessi quando meno di un anno fa, il Comune - settore cultura - aggiudicava a REAR insieme a MiDa Ticket il servizio di biglietteria dei musei civici. Ne avevamo già parlato qui http://www.affaritaliani.it/milano/la-sfida-del-comune-passa-dai-ticket-biglietterie-si-fara-la-rivoluzione-553351.html , si trattava della possibilità concreta di una rivoluzione, far entrare i privati a gestire il rilancio dei musei civici di Milano. La perplessità degli operatori era giustificata da un ribasso fortissimo di quasi il 34% che poneva dubbi, sia sulla qualità del servizio offerto, sia sulla sostenibilità dello stesso. 

La Direzione competente, nonostante i molteplici rilievi di cui siamo venuti a conoscenza da parte di vari operatori, aveva deciso per l'aggiudicazione definitiva. Un ricorso al TAR, fatto dai secondi classificati, ha ribaltato clamorosamente il risultato. E' la prima volta che il TAR sconfessa il Comune su un tema di questa portata. Ora entro 35 giorni il Comune dovrà stipulare nuovo contratto con i nuovi aggiudicatari e revocare la concessione agli attuali. 

Quella che doveva essere una rivoluzione, come sperato dall'assessore Del Corno, si è trasformata nella più classica delle sceneggiate all'Italiana, errori, ricorsi, cancellazioni e soprattutto maggiori costi. Il Comune infatti si trova non solo a dover sostenere costi maggiori per oltre 200 mila euro (costi derivanti dalla differenza tra l'offerta del primo e classificato rispetto a quella del secondo) ma anche in tutti gli oneri accessori. E in tanto il servizio è migliorato? Non pare proprio, basti pensare che nell'anno di Leonardo, la Sala delle Asse, gioiello leonardesco nel Castello Sforzesco, stacca l'ultimo biglietto alle 16.30! Orari da città internazionale? 

Chiariamoci, qui il problema che vogliamo analizzare non è quello relativo ai partecipanti alla gara, che sicuramente avevano tutti  requisiti e le competenze, ma quello politico. Forse una revisione organizzativa nell’ambito culturale il Sindaco, o l’assessore, dovrebbero meditarla. Il Ministro Franceschini, anche Sabato sul Foglio ha ribadito che il ministero della Cultura è il più importante ministero economico d’Italia. Ne deriva che dovrebbero esserlo anche gli assessorati alla cultura, soprattutto in una città a vocazione turistica come Milano. Per ora diciamo che la confusione, almeno sui biglietti, regna sovrana.  

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