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Milano
Confronto a tre: Parisi attacca, Sala propone. Corrado outsider

di Fabio Massa dagli studi Sky

Tutti in vestito scuro, tutti incravattati per l’ultimo confronto su una televisione nazionale (a parte la tribuna elettorale sulla Rai). Ospitati da SkyTG24 si confrontano quindi Stefano Parisi (Centrodestra, “sposato da 32 anni”), Gianluca Corrado (M5S), Beppe Sala (centrosinistra, “mi chiamo Beppe e risolvo problemi”, citando Pulp Fiction).

Il Seveso? Attacca subito Parisi: “Figuratevi se fosse avvenuto durante Expo, avremmo fatto una figuraccia mondiale”. Corrado: “Vogliono buttare tanti milioni per le vasche di laminazione. Siamo contrari, meglio una soluzione diffusa”. Sala: “Qui non è un tema di politica, questo è un tema di saper fare le cose. Ci sono 150 milioni pronti per essere investiti. Una strumentalizzazione. Faremo sempre di più e sempre meglio”.

Poi si passa alla sicurezza. Inizia Gianluca Corrado: “Tutte le periferie sono state abbandonate negli ultimi anni. Evitiamo il degrado e rivitalizziamo le periferie”. Beppe Sala: “Nel mio piano ci sono 300 persone in più, in parte vigili e in parte militari. Ma il punto vero è che noi non vediamo Milano come un far west. Quando i cinesi vanno all’estero per turismo, i loro tour operator decidono in base alla sicurezza: non facciamo i tafazzi. Lavoriamo sulla socialità, una bottega in periferia è una luce accesa”. Parisi: “Oggi quando ci rubano in casa o l’automobile andiamo a fare la denuncia per l’assicurazione. Nessuno pensa che si possano prendere i responsabili. E questa sottovalutazione non va bene. E la sottovalutazione di Sala non va bene. Albertini ha messo i vigili in strada, Pisapia li ha tolti”. Replica Sala: “Io so come si fa sicurezza, in Expo sono entrate 20 milioni di persone, so come si fa”. Controreplica Parisi: “Sono stati tolti non solo i vigili di quartiere ma anche l’esercito”.

Tema caldo ovviamente le tasse. Il sogno è di riazzerare l’addizionale Irpef: “Il problema è che questa giunta ha raddoppiato le tasse. E’ importante capire dove tagliare le tasse: dobbiamo tagliarle nella micro e mini impresa”. Sala: “Il nostro piano di centrosinistra si basa sull’equità. Non siamo d’accordo di portare il non pagamento delle tasse da 21 mila euro fino a 28 mila euro. A livello di esenzione. Ci sono negozi su direttrici e cantieri, come l’M4 o penalizzati da centri commerciali. Investirei là, con efficienze e risparmi”. Parisi: “Le tasse sono aumentate a Milano del 120%. Tutto è aumentato, in maniera molto importante. L’amministrazione è stata lasciata andare. Le tasse locali sono prese quasi per il 50% dal governo centrale. Questo è un tema politico importante. Non è che si possono chiedere piaceri al governo. Numeri? Dobbiamo tornare nel tempo alla pressione fiscale prima di Pisapia: 600 milioni di gettito fiscale contro il miliardo e 300 milioni di oggi”. Sala controreplica: “Milano è la città con le tasse locali più basse di Torino, Napoli, Roma e Bologna”.

Quanto spenderete per la campagna elettorale? Sala: “Saremo sotto il milione di euro. Da manager pubblico ho guadagnato 240mila euro l’anno scorso. Possiedo una casa in Liguria e un appartamento in Svizzera”. Parisi: “Ho pubblicato la mia dichiarazione: circa 300mila euro di reddito. Ho una casa a Milano, due case a Roma, due case in maremma e una casa a Tel-Aviv. Per la campagna abbiamo speso circa 450mila euro e ne abbiamo raccolti 600mila euro”. Corrado ha un reddito di “38mila euro lordi, possiedo una casa da 60 metri quadri a Milano. Per la campagna spenderemo 25mila euro in totale”.

Che cosa chiederà a Matteo Renzi? Stefano Parisi: “Di cambiare atteggiamento verso Milano. Tutti i ministri sono venuti a fare campagna per Beppe Sala. Anche Renzi arriva domani. Sta supportando molto Sala, ma ci vorrebbe un rapporto più istituzionale. Gli ho chiesto di incontrarmi ma non credo lo farà”. Gianluca Corrado: “Io chiederei di cessare questa politica economica, tipo gli 80 euro, e di rispettare le autonomie locali e le loro finanze”. Beppe Sala: “Il governo sta parlando del piano periferie. Gli chiederei di aiutarci a sistemare le periferie. Ci sono 20mila famiglie in lista d’attesa, ci sono da sistemare i quartieri popolari”. 

Parlano i supporter. Inizia la supporter di Sala Michela Fiorentini, 54 anni, consulente aziendale. Chiede a Corrado: “Il nostro candidato Beppe Sala ha una forte attenzione a quelle che sono le fasce più deboli. Corrado sosterrà, all’opposizione, queste politiche per le fasce più deboli o voterà comunque contro?”. Risposta: “Nella malaugurata ipotesi che dovessi perdere saremo un’opposizione consapevole. Ma le fasce deboli devono essere quelle davvero più deboli. Però quando Sala preferisce il social housing invece che le case popolari non sta tutelando le fasce più deboli. Detto questo voterò con Sala ogniqualvolta lo riterrò opportuno”.

Carlo, 27 anni, studente lavoratori, è un fan di Parisi: “Beppe Sala ha sottoscritto un codice etico. C’è però stato il caso di un architetto che ha lavorato per Expo che gli ha realizzato la casa al mare. La domanda è semplice: ci sono aziende o dirigenti che hanno lavorato con lei in Expo e che adesso le stanno finanziando la campagna elettorale?”. Risposta: “Ci sarà la massima trasparenza, non credo ci sia nessun problema. Io sono assolutamente sereno da questo punto di vista. Se mi finanzieranno? In Expo ha lavorato la gran parte del mondo italiano…”. Chiude un supporter M5S, un insegnante, contro Parisi: “Volevo chiedere un impegno a Parisi. E’ disponibile a rendere a tutti i cittadini un software per rendere trasparente il Comune di Milano?” Risposta: “Il bilancio di una qualsiasi amministrazione pubblica è illeggibile. Dobbiamo renderlo più comprensibile”.

La moschea. Sala: “L’articolo 19 parla del diritto di culto e di propaganda. Dal mio punto di vista piuttosto che in luoghi non vigilati e insicuri, meglio una moschea visibile che si possa controllare. A Roma c’è da anni, si può fare anche a Milano. Quelle piccole non sicure vanno invece chiuse”. Parisi: “Il sindaco di una città non può sapere chi sono i finanziatori di una moschea. Visto che c’è un problema di terrorismo, prima di farla bisogna sapere chi sono i finanziatori”. Corrado: “Vogliamo ascoltare i milanesi su due opzioni: una moschea più grande oppure no. Oggi possiamo creare 15-16 luoghi di culto, rendiamoli più sicuri e diffondiamoli sul territorio”.

Appello finale. Inizia Parisi: “Milano ha bisogno di cambiare, di essere migliori. Ha bisogno di meno tasse, meno burocrazie, più sicurezza e più decoro. Ha bisogno di una amministrazione moderna e tecnologica. Ha bisogno di occuparsi nel dettaglio della vita della città. Non c’è bisogno di avere allagamenti come oggi. Dobbiamo gestire senza ipocrisia il tema dell’immigrazione. Dobbiamo riprendere il percorso di sviluppo, trasformare la città, fare in modo che la città cresca dal punto di vista economico, liberi le risorse positive della città che oggi sono soffocati dalle tasse e dalla burocrazia inefficiente”. Gianluca Corrado, M5S: “Abbiamo una visione ben precisa di questa città, abbiamo bisogno che questa città cresca e che per tutti questa città si curi un’ampia qualità della vita. Vogliamo una città che non sia più monocentrica ma che sia policentrica, vogliamo che lo scalo Farini diventi un central park. Vogliamo che in 15 anni la mobilità diventi completamente elettrica e che scompaia l’inquinamento atmosferico e acustico. Noi non abbiamo finanziatori, siamo liberi. I miei avversari non lo sono”. Sala: “Quando un po’ di mesi fa ho preso la decisione di occuparmi di politica ho preso un’ottima decisione e oggi mi sento felice perché mi sento già arricchito interiormente. Io credo in Milano, nella Milano della speranza che si contrappone a quella della paura. Un anno prima dell’apertura dell’Expo nessuno avrebbe pensato che ce l’avremmo fatta, e invece ce l’abbiamo fatta. Il mio impegno è volto a portare ancor di più Milano in questo ambito internazionale, una città aperta e attrattiva. Voglio impegnarmi ad aiutare chi ha più bisogno e chi fa più fatica. Voglio che sia un’ossessione non lasciare nessuno da solo”. 

(Articolo in corso d’aggiornamento)

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