Consiglio Regionale, stop 20 giorni. ”Prioritaria legge sui cinghiali”
Saltano due sedute di consiglio regionale. I consiglieri si prendono ben tre settimane senza riunirsi
di Fabio Massa
Saltano due sedute di consiglio regionale. E quindi, i consiglieri si prendono ben tre settimane senza riunirsi. Certo, le commissioni vanno avanti (ma questo lo verificheremo strada facendo), ma la seduta di consiglio, quella no. La prossima settimana e quella dopo non ci saranno riunioni. Il motivo? Secondo il Movimento 5 Stelle, “perché non ci sono abbastanza provvedimenti da prendere in esame”.
Il caso lo solleva con Affaritaliani.it Gianmarco Corbetta, il capogruppo pentastellato: “Siamo costretti a fare più di 20 giorni di pausa perché le commissioni hanno prodotto poco - spiega - Semplicemente le commissioni non stanno rilasciando provvedimenti e quindi noi non abbiamo niente da votare”.
Una proposta, a dir la verità, c’era stata. Il presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo, aveva avuto l’idea di fare una giornata dedicata al post-Expo, nella quale convocare i vertici della società Arexpo. Nulla di fatto. “Noi ci siamo opposti - ha spiegato Corbetta - a una seduta tematica il 18 ottobre. Il motivo è semplice: Arexpo non ha mai avuto rispetto del consiglio regionale. Non ci dà i documenti e non ha dato neppure seguito alla mozione approvata all’unanimità nella quale si chiedeva ad Arexpo di firmare il protocollo di legalità con la Prefettura. Non l’hanno fatto. E allora, perché convocare qualcuno che non ti rispetta?”. Alla fine la seduta tematica pare essere un’idea tramontata.
Poi ci sono anche i lati comici della vicenda. Pare infatti che per la giunta ci sia una sola priorità, in questo periodo: la caccia ai cinghiali. “Alle riunioni dei capigruppo - spiega Corbetta - partecipa anche un rappresentante della Giunta, che spiega quali sono le priorità operative del governo regionale. Ecco, so che può far ridere, ma l’unico progetto segnalatoci come prioritario sembrerebbe un progetto di legge sulla caccia ai cinghiali”.
Intanto anche sulle commissioni speciali c’è qualche problema. La commissione per il riordino delle autonomie non viene convocata da aprile. Quella invece per i rapporti con la Svizzera, da luglio. “Considerato il caos dei frontalieri, non proprio un’idea brillante, no?”, conclude Corbetta.
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