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Milano
Cori anti-Milan, striscione contro Dimarco: "Ti facciamo ingoiare la lingua"
Le scuse di Dimarco ai tifosi del Milan (da Instagram)

Cori anti-Milan, striscione contro Dimarco: "Ti facciamo ingoiare la lingua"

 "Dimarco pensa a giocare... o la lingua te la facciamo ingoiare": questo l'inquietante messaggio sullo striscione che il calciatore dell'Inter Federico Dimarco si è trovato sotto casa. Il mittente appare con ogni probabilità il tifo organizzato del Milan. Il difensore nerazzurro, dopo la vittoria nell'euroderby di semifinale Champions, si era infatti lasciato andare prendendo il microfono dello speaker e intonando sul rettangolo verde alcuni cori antimilanisti. Tifosi interisti in visibilio, molto meno entusiasti i supporter rossoneri. Che tornano dunque protagonisti di atteggiamenti intimidatori dopo il faccia a faccia con Pioli e i giocatori del Milan della scorsa settimana.

Le scuse di Dimarco ai tifosi del Milan: "Mi sono lasciato andare..."

La reazione di Dimarco? Un messaggio di scuse tramite le Stories di Instagram: "Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi", ha scritto il giocatore cercando di chiudere la questione.

Striscione conto Dimarco, la Digos di Milano indaga

La Digos della questura di Milano indaga sullo striscione. Sull'episodio la sezione distrettuale antiterrorismo della Procura, diretta dal procuratore Marcello Viola, aprira' un fascicolo per minaccia aggravata. La scritta "Dimarco pensa a giocare... o la lingua te la facciamo ingoiare" non era accompagnata da alcuna sigla sugli autori. E' stato il fratello del giocatore, intorno a 00.30, a notare lo striscione e a contattare il 112.

La Curva Sud del Milano apprezza le scuse di Dimarco

In mattinata sulla pagina Instagram dei Banditi, il gruppo di riferimento della Curva Sud del Milan, e' stato pubblicato un comunicato: "Apprezziamo le scuse del giocatore Dimarco, comprendendo che a volte l'adrenalina e l'euforia possano giocare brutti scherzi, e ci auguriamo in futuro di non assistere piu' a scene simili, da ambo le parti. Nessuno si e' mai sognato di vietare festeggiamenti e sfotto', ma in una citta' come Milano ci sono dei limiti che non vanno mai oltrepassati, da una parte e dall'altra. Le Curve di Milano si impegnano da 40 anni a portare avanti un patto di non belligeranza, un caso unico in Italia che permette di vivere nel rispetto, nella tranquillità e nella lealtà la nostra stracittadina. Un conto - ha scritto ancora la Curva Sud - sono i cori e gli striscioni di sfottò riferiti a giocatori e societa' (...) tutt'altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera alla presenza della stessa (con un coro che la stessa Curva Nord non canta di proposito da mesi)".

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