Corona, il pm: "Confiscargli la casa ma restituirgli 1 milione 800mila euro"
Fabrizio Corona, il procuratore aggiunto di Milano Alessandro Dolci chiede la confisca della casa ma propone di restituirgli 1 milione e 800mila euro
Fabrizio Corona, il pm: "Confiscargli la casa ma restituirgli 1 milione 800mila euro"
Confiscare la casa a Fabrizio Corona ma 'restiturgli' circa un milione e ottocentomila euro perche' ha pagato in parte le tasse. E' questa la richiesta conclusiva del procuratore aggiunto di Milano Alessandra Dolci nel procedimento davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, chiamata a decidere se confiscare l'appartamento di via De Cristoforis, nella zona della movida milanese, e i 2,6 milioni in contanti trovati in parte nel controsoffitto di una sua collaboratrice e in parte in Austria. Lo 'sconto' a Corona si spiega con la richiesta di revoca da parte del pm della confisca dei circa 860mila euro trovati dagli inquirenti, nell'ultima indagine che ha portato al suo nuovo arresto, in due cassette di sicurezza in una banca austriaca.
In conclusione, il pm Dolci ha chiesto la confisca dell'immobile in zona Corso Como, la revoca del sequestro dei soldi depositati nelle cassette di sicurezza e la confisca della somma di circa 758mila euro "pari all'ammontare delle somme evase". Quanto al lussuoso appartamento che vale 2 milioni e mezzo di euro, il magistrato ha ribadito che e' riconducibile all'ex 'fotografo dei vip' anche se e' intestato dal momento del suo acquisto, nel 2008, al suo collaboratore Marco Bonato. Secondo Dolci, che ha depositato anche una memoria, "Corona ritenne in quel momento inopportuno intestare la casa a se stesso o alla sua societa' Fenice srl che non aveva versato ne' Iva ne' Irpef perche' ovviamente l'immobile sarebbe stato aggredito dall'Agenzia delle Entrate". Per il pm "gia' nella fase delle trattative Corona si era posto come parte acquirente" e "utilizzava la Fenice come cassa personale per far fronte alle proprie esigenze personali".
L'appello di Corona: "Lasciatemi la casa, la vendo bene e pago il fisco..."
"Lasciatemi la casa, dissequestratela, cosi' io che sono Fabrizio Corona la rivendo a un buon prezzo, a 2,5 milioni di euro e non 1,5 milioni come da perizia, e con quei soldi non vado a Capri e alle Maldive ma li uso per pagare ancora il fisco". E' questa la 'promessa-appello' di Fabrizio Corona ai giudici milanesi della sezione misure di prevenzione chiamati a decidere sui beni sequestrati all'ex 're dei paparazzi'. Stamane il procuratore aggiunto Alessandra Dolci aveva chiesto invece la confisca dell'appartamento che si trova on corso Como perche' sarebbe stato sottratto al fisco attraverso l'intestazione fittizia a Marco Bonato, collaboratore di Corona. La decisone dei giudici e' attesa entro 90 giorni.
Corona, il suo avvocato: "E' uno sbruffone, diamogli un'altra chance..."
Fabrizio Corona e' uno sbruffone ("ganassa", in milanese) ma al quale, tutto sommato, si dovrebbe dare un'opportunita', povero ragazzo.. ("por fioeu"): e' partendo da questo che uno dei suoi avvocati, Ivano Chiesa, ha chiesto ai giudici della sezione Misure di Prevenzione di Milano di revocargli il sequestro dei beni."La gente mi incontra in mezzo alla strada e mi dice: 'avvocato, e' ancora in carcere Fabrizio? Ma com'e' possibile, e' un 'ganassa' ma e' solo un 'por fioeu'". Il difensore prova cosi' a convincere i magistrati che al suo assistito vada revocato il sequestro di tutti i beni, casa e soldi, con un intervento molto 'scenico'. "Voi amministrate la giustizia in nome del popolo - dice, rivolto ai giudici - ricordatevelo. La gente non capisce le misure di prevenzione, che sono state introdotte da Benito Mussolini, sono una barzelletta, ma se glielo spiego io vi dico che fa un macello. Le misure di prevenzione sono indegne di un Paese civile e dovrebbero essere abolite domani che dopodomani e' gia' tardi". "Quest'uomo ha commesso 5 reati in un anno e mezzo - si spinge a dire Chiesa - un periodo in cui era fuori di testa perche' era tossico, gli vogliamo distruggere la vita per questo?". Secondo il legale, quello che Corona ha voluto dire ai giudici nel corso dei numerosi interventi in aula in questo procedimento e' "'datemi una possibilita' di chiudere le finestre dietro la mia schiena perche' non e' vero che sono un evasore e un delinquente'".