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Milano
Coronavirus, sindaco Sala: regionalismo ha fallito, riforme indispensabili
Beppe Sala

Coronavirus, sindaco Sala: regionalismo ha fallito, riforme indispensabili

Quando l'emergenza sanitaria sara' finita, secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala saranno necessarie le riforme istituzionali. "Ogni parola di un politico oggi rischia di suonare come polemica, ma io penso di avere il coraggio del pensiero e delle azioni: un paese come il nostro con 8.000 comuni, circa 100 province tra vere ed estinte, 14 citta' metropolitane e 20 regioni, e' destinato al fallimento. Io lo dico da tempo. Come dico da tempo che il regionalismo a 20 regioni e' fallito. Prendiamone atto", ha detto Sala ospite del programma "L'indignato speciale" su Rtl 102.5. "Oggi - ha proseguito il primo cittadino - nessuna polemica, ma appena potremo, se queste riforme non vengono avviate, sara' un danno enorme per il paese, perche' nei momenti di crisi vedi come il sistema collassa. Questa e' una vera responsabilita' della politica. Poi la politica deve pensare al quotidiano, ad aiutare il tessuto cittadino a riprendersi, ma la stagione delle riforme sara' indispensabile per la ripartenza del Paese". "La domanda e' se la classe politica (e intendo anche io) avra' il buon senso di mettersi insieme al tavolo che ha fatto nascere la nostra Costituzione, la capacita' di lavorare nelle diversita', perche' su questi temi oramai e' indispensabile. Saremo in grado, senza polemica, con qualcuno che muove la critica come sto facendo io, di metterci al tavolo e trovare quella che si presume sia la formula giusta per tempi cambiati? Questa sara' la prova della verita'", ha poi osservato il sindaco, concludendo: "Tra le tante classi sociali che saranno chiamate a una prova di maturita', la politica piu' che mai sara' chiamata a una prova di maturita'. Vediamo se ce la faremo". 

 

Coronavirus: Sala, sanita' lombarda ha perso capacita' di tenuta sul territorio

Pur premettendo di voler "evitare qualsiasi rischio di litigio" con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ospite del programma "L'indignato speciale" su Rtl 102.5, ha mosso alcune critiche al sistema sanitario lombardo. "Io evito con grande attenzione qualsiasi tipo di discussione o di rischio di litigio con il mio collega Fontana e ci mancherebbe altro, perche' la gente non ce lo perdonerebbe. Pero' sto dicendo che la sanita' lombarda ha fatto una scelta diversa da quella emiliana e da quella veneta: ha privilegiato le grandi strutture ospedaliere e in particolare anche quelle private, ma si e' persa capacita' di tenuta sul territorio del tessuto socio-sanitario. In questo momento questo e' un limite", ha detto il sindaco, invitando a "parlare con i medici di base e sentire cosa dicono" e facendo l'esempio dei "consultori che non ci sono piu'". "I cittadini - ha anche osservato Sala - non sempre hanno chiaro in testa le responsabilita' di ognuno di noi: moltissimi mi scrivono su questioni sanitarie. Io dico 'guardate che e' un tema che spetta alla Regione', ma poi di fatto cerco di interloquire e comunque di fare la mia parte". 

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