Corte dei Conti, in Lombardia condanne per 80 milioni nel 2018 - Affaritaliani.it

Milano

Corte dei Conti, in Lombardia condanne per 80 milioni nel 2018

La relazione inaugurale della Corte dei Conti Lombardia firmata dal presidente Antonio Caruso: "La micro corruzione è la vera piaga del Paese"

Corte dei Conti, in Lombardia condanne per 80 milioni nel 2018

L'importo complessivo delle condanne inflitte dalla Corte dei Conti Lombardia nel 2018 ammonta a 80.700.847,85 euro. Il dato emerge dalla relazione inaugurale dell'organo contabile firmato dal Presidente Antonio Caruso.

L'attivita' della sezione giurisdizionale per la Lombardia si e' concretizzata nello svolgimento di 90 udienze, di cui 22 in udienza pubblica e 68 in udienza camerale, e nella pubblicazione di 86 sentenze nella materia della giurisdizione contabile. La Procura regionale ha depositato 16 istanze di sequestro conservativo per un importo complessivo richiesto di 69.773.095,24 euro.

Altri dati: gli atti di citazione depositati dalla Procura sono stati 109, con una giacenza finale, al 31 dicembre 2018, di 166 giudizi pendenti. Nella relazione inaugurale all'anno giudiziario, il presidente della Corte dei Conti della Lombardia Antonio Caruso sottolinea che "la corretta ed effettiva tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti penali o amministrativi costituisce la cartina di tornasole nell'ambito della lotta contro i fenomeni corruttivi".

Nel ricordare che di recente il legislatore "ha esplicitamente assicurato una tutela rafforzata del soggetto denunciante", Caruso esorta a "continuare su questa strada, rendendo effettiva la tutela del segnalante da possibili ritorsioni e discriminazioni, creando, all'interno delle organizzazioni, un clima di trasparenza e un senso di appartenenza e partecipazione". "

Non si puo' operare efficacemente sul versante della prevenzione delle attivita' devianti - prosegue il numero uno dell'organo contabile - se non si crea anche una concreta facilitazione ed incoraggiamento delle segnalazioni all'interno delle amministrazioni, che consentano un'effettiva emersione dei fatti illeciti, senza timore di possibili estorsioni o di vedere inascoltate le proprie segnalazioni".

Per Caruso "una selezione non basata su dati obbiettivi legati al merito e alle capacita' dei candidati e invero diretta a favorire soggetti non preparati genera necessariamente danni ingenti". Il tema e' stato affrontato nella relazione di apertura dell'anno giudiziario dell'organo contabile. I danni di una selezione non meritocratica, spiega Caruso, sono duplici: "Un primo nei confronti delle persone meritevoli che aspiravano legittimamente a un concorso imparziale e un secondo, gravissimo ed immanente, per la stessa amministrazione, costretta ad inserire e mantenere nei propri ruoli dipendenti privi di professionalita'". Secondo Caruso, "sono particolarmente gravi e difficili da combattere" i fenomeni devianti relativi alla violazione del buon andamento e dell'imparzialita' della pubblica amministrazione "anche perche' di ardua dimostrazione in sede investigativa e processuale".

Per il presidente della Corte dei Conti della Lombardia, "e' la micro corruzione cosiddetta spicciola la vera piaga italiana, una piccola scia di piccoli episodi corruttivi, estesi nel nostro territorio a macchia di leopardo, i cui effetti sono devastanti per la comunita' perche' non sempre vengono percepiti come tali ed a cui spesso non viene riconosciuto un vero e proprio disvalore sociale". Nella sua relazione di apertura dell'anno giudiziario, Caruso elenca alcuni casi di cui si e' occupato quest'anno l'organo contabile: "Il medico che si fa pagare per scavalcare le liste d'attesa in ospedale, i funzionari di un ente pubblico che previa 'modica' tangente rilasciano certificati e atti in carta libera, anziche' richiedere il versamento dei prescritti diritti e tasse".

Proprio "la ricorrenza e la persistenza di tali fattispecie minori denotano il mancato sradicamento del fenomeno corruttivo e rafforzano il convincimento che, oltre alla previsione di forme sempre piu' incisive di controllo e all'inasprimento della sanzioni, sia necessario implementare percorsi educativi in ambito scolastico finalizzati a far emergere e far condividere, nelle nuove generazioni, una cultura della buona amministrazione e del corretto rapporto tra essa e i singoli cittadini". In questo contesto, "devono essere viste con estremo favore le iniziative formative rivolte agli studenti degli istituti scolastici medi e superiori che, sai nella sede centrale sia nelle sedi periferiche della Corte dei Conti, sono in fase di svolgimento attraverso la programmazione di seminari e incontri tra magistrati e studenti, unitamente alla partecipazione diretta di classi studentesche alle udienze pubbliche".

La politica non si fa nei ristoranti. E' questo il concetto espresso da Caruso: "Il dialogo o confronto con esponenti e portatori del territorio" o "la trattazione di temi di interesse della collettivita'" deve "trovare migliore contesto e maggiore dignita' nelle competenti sedi istituzionali" oppure in "fabbriche, sedi sindacali, sedi di associazioni e cosi' via "piuttosto che in un esercizio commerciale spendendo fondi pubblici". Il riferimento e' alle sentenze emesse nel 2108 in ambito contabile sulla cosiddetta 'rimborsopoli' lombarda che ha visto anche la condanna in sede penale di 52 ex consiglieri regionali.








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