Cottone e il monsignore di Alfano. I guai dell’ex marito della Marini. Carte
Milano, truffa e bancarotte tra le accuse contro Cottone
di Fabio Massa
C’è tutto l’armamentario della truffa e della bancarotta, nelle carte dell’ordinanza che sostengono l’ipotesi accusatoria dei Pm a carico di Giovanni Cottone, l’ex marito di Valeria Marini. Cottone è finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Guardia di Finanza di Bergamo e coordinata dalla Procura sul crac di Maxwork. Oltre a Cottone la magistratura bergamasca ha disposto i domiciliari per l'ex amministratore della societa' Massimiliano Cavaliere.
Tra gli otto indagati c'e' l'ex questore della citta', Fortunato Finolli. Al di là dei danni all’erario, e alla truffa all’INPS da oltre 3,5 milioni, ci sono le documentazioni fittizie, i trucchi per riuscire ad ottenere il DURC, gli appoggi cercati e ottenuti da banche estere tramite intermediari. Ma nelle carte spunta anche un monsignore “il confessore di Angelino Alfano” (ovviamente né indagato né coinvolto in alcuna maniera, ma solo citato, ndr), al quale si millanta di poter chiedere favori. E spunta anche Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, anche lui né indagato né coinvolto, come interlocutore di Cottone, persona peraltro molto nota nel circolo azzurro.
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