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Milano
Credito Valtellinese, grossi guai. In un giorno perde il 29 per cento
Credito Valtellinese

Credito Valtellinese crolla in Borsa, timori analisti su aumento e piano

La riforma ribattezzata "azzoppa banche" crea parecchi problemi al Credito Valtellinese, il cui titolo è crollato a Piazza Affari dopo l'annuncio dell'aumento da 700 milioni di euro con cui la banca finanziera' la pulizia del suo bilancio dai crediti deteriorati. Dopo aver ceduto il 13,3% martedì, il titolo ha prso il 29% nella giornata di mercoledì. Sull'andamento di Borsa pesa l'entita' dell'aumento, pari a 3,5 volte l'attuale capitalizzazione di Borsa, scesa a circa 200 milioni di euro, e i rischi di esecuzione del piano industriale, che punta, dal punto di vista reddituale, ad un utile di 150 milioni al 2020, e da quello patrimoniale, a una radicale pulizia degli Npl, con una riduzione dei crediti deteriorati sotto il 10% del totale degli attivi nel 2020.

Execution del piano non banale

"L'entita' dell'aumento rende l'execution (esecuzione, ndr) del piano non banale", sottolineano gli analisti di Equita, che abbassa il target price da 3,3 a 2,3 euro. "Condividiamo l'obiettivo del management di migliorare la qualita' degli asset a un livello in linea con le migliori prassi", rileva Banca Imi, che rileva pero' come la dimensione dell'aumento appaia "molto significativa" esponendo "il piano a concreti rischi di esecuzione".

Titolo -29%, ricapitalizzazione vale 3,5 volte il valore della banca 

Il Creval, dopo aver perso nei primi 9 mesi oltre 400 milioni, deve procedere all'aumento di capitale da 700. Si tratta di una cifra pari a 3,5 volte la capitalizzazione (211 milioni) del gruppo creditizio valtellinese. L'effetto fortemente diluitivo della ricapitalizzazione ha scatenato una valanga di vendite e dunque alla chiusura a -29%. Il titolo sta comunque recuperando nella giornata di giovedì con un +3,9% in apertura.

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