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Milano
Crisi di governo, Sala: "io a Palazzo Chigi? Milano ha bisogno di me"
Giuseppe Sala

Crisi di governo: Sala, io a Palazzo Chigi? Milano ha bisogno di me

"Penso che Milano abbia bisogno di me, non in eterno, ma oggi ha bisogno ancora di me e oltretutto io sono proprio un felice sindaco di Milano, faccio questo lavoro con grande dedizione. Non mi tiro indietro in termini di contributi, di idee e di stimoli, pero' io continuo a vedermi a completare il mio mandato e mancano piu' di 20 mesi". Risponde cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala a chi chiede, a margine dei lavori al Meeting di Rimini, se possa essere un candidato per Palazzo Chigi. 

Sala, non così sicuro che si vada a nuovo governo

"Io non sono cosi' sicuro che si vada a un nuovo governo, io lo auspicherei anche, sono fra quelli che in tempi non sospetti avevano detto che con i 5 Stelle bisogna anche parlare. Credo ci siano anche serie possibilita' che si vada a votare, non e' facile trovare un accordo". I motivi delle difficolta'? Per il primo cittadino "se fosse per una questione di nomi saremmo proprio un povero paese e un po' lo siamo. Le cose da fare ci sono ma sono complesse e richiede tempo. Serve un governo che veramente duri", ha poi aggiunto.  "Se deve essere un governo da un anno lasciamo perdere, il mio auspicio è che si faccia un governo e non si vada a votare ma ci devono essere le condizioni e non può essere un contratto scritto in quattro o cinque giorni", ha spiegato Sala. "Oggi serve veramente un governo che stia in piedi almeno tre anni, cosa non semplice, se non succede una cosa del genere noi saremmo sempre impiccati, come lo siamo oggi, a una scadenza elettorale del giorno dopo. La legge elettorale proporzionale un po' complica", conclude il primo cittadino. "Non voglio essere né pessimista, né ottimista; nella giornata di oggi non sto vedendo grossi passi avanti rispetto a un nuovo governo, oggi sono un po' perplesso vediamo cosa succede", sottolinea Sala. 

Sala: Milano prospera se è città aperta

"Milano prospera se è una città aperta. Non possiamo aprire le porte se sei uno studente coreano ricco e chiuderla se scappi da una guerra in Africa. So che non piace a tutti questa mia apertura verso gli immigrati, ma io credo che sia giusto sfilare contro il razzismo". E' uno dei passaggi dell'intervento del sindaco di Milano Giuseppe Sala al Meeting di Rimini. Nel dibattito dal titolo 'La città di oggi e di domani', il primo cittadino sottolinea l'importanza di costruire "su sviluppo e solidarietà. Un buon sindaco fa la sua parte, ma anche tutti gli altri - le università, la cultura, il volontariato - fanno la loro parte". I prossimi temi su cui l'amministrazione milanese vuol continuare a lavorare sono la difesa dell'ambiente e una politica della casa con prezzi accessibili a tutti. "Non si può essere contro gli immobili ma vanno gestiti, non si può essere contro il traffico ma va gestito. Su ogni questione va cercata una soluzione giusta. La politica è coraggio, se ce l'hai provi a fare altrimenti ti fai da parte. Io nel mio piccolo cerco di fare", conclude il sindaco Sala. 

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