A- A+
Milano
Cyberbullismo, il consiglio regionale lombardo approva una nuova legge
Regione Lombardia

Approvata dal consiglio regionale lombardo una nuova legge per contrastare il fenomeno del cyberbullismo

 

Sette articoli di legge e 300mila euro di investimenti per contrastare il bullismo e la sua versione digitale il "cyberbullismo": con il progetto legislativo approvato oggi dal consiglio regionale della Lombardia, la regione da' avvio ad un percorso di prevenzione su questi temi. Le risorse messe a disposizione - si legge nel testo - andranno a sostenere le vittime, ma sono previsti anche corsi di recupero per gli autori degli atti di prevaricazione, oltre a campagne pubblicitarie per far aprire gli occhi sul problema. All'articolo 4 e' prevista l'istituzione di una Consulta regionale di cui faranno parte gli assessori all'Istruzione e al Welfare, rappresentanti dei genitori e delle strutture ospedaliere. Sulla questione il Pd ha proposto di aggiungere un rappresentante della polizia postale esperto di sanzioni per questo tipo di atti.

I risultati del provvedimento saranno valutati progressivamente, come previsto dalla clausola valutativa, inserita nel testo. "Un'attenzione particolare e' dedicata all'uso consapevole degli strumenti informatici, come internet, il telefono, la messaggistica istantanea, i social network o le altre piattaforme informariche", ha detto uno dei due relatori del testo Fabio Pizzul (l'altro e' Jari Colla, Lega Nord), nel suo intervento in apertura di discussione in Aula. "L'apporto di tutti e' stato prezioso e costruttivo e questa proposta di legge, pur non avendo l'ambizione di risolvere il problema, vuole essere un primo tassello con cui la Lombardia cerca di affrontare pragmaticamente il fenomeno", ha concluso.

D'accordo le opposizioni nel chiedere di ampliare le risorse. Altri 200mila euro sono stati richiesti dai Cinquestelle, ma il subemendamento interessato ha visto il no dell'aula. I rappresentanti del partito si Beppe Grillo in Lombardia hanno annunciato in prima battuta il loro voto favorevole, con l'intervento del consigliere Andrea Fiasconaro, poi invece hanno preferito non partecipare alla votazione complessiva, lamentando una irregolarita' nella procedura.

Infatti, la capogruppo Iolanda Nanni, nel suo intervento ha ricordato come non ci sia ancora stato parere favorevole della Corte dei conti sulla copertura finanziaria della legge, e che questo sia necessario per renderlo votabile: "Non abbiamo partecipato al voto perchA© non possiamo votare un progetto di legge che sottopone i consiglieri regionali a una censura della Corte dei conti per possibile danno erariale - ha detto la capogruppo - se il regolamento prevede un parere obbligatorio alla commissione bilancio, qui si tratta di una forzatura vergognosa da parte della maggioranza e inettitudine da parte del Consiglio regionale al quale oggi il Movimento cinque stelle si e' opposto come unica forza politica votando a favore della sospensiva immediata del pdl dall'aula.

Tutte le altre forze politiche, opposizioni o presunte tali incluse, come Pd e Sel, hanno votato esattamente come ha detto il presidente del consiglio, senza fare una valutazione di rischi che possiamo portare alla collettivita' sull'uso di denaro pubblico. Il Movimento non intende avallare una modalita' di "malalegislazione" del consiglio, come invece fa la minoranza Pd, piegata ai diktat della maggioranza".

E' soddisfatto Roberto Maroni, governatore della Lombardia, per l'approvazione di una legge regionale contro il cyberbullismo: "Noi siamo molto attenti alle questioni sociali e alle questioni che riguardano la tutela e la protezione dei piu' deboli. E il cyberbullismo e' uno dei temi - ha detto il presidente della Regione - Ci siamo occupati di slot machine, di sicurezza in generale, degli anziani con l'installazione di telecamere nelle case di riposo e per i giovani questo e' un tema straordinariamente importante, visti i fatti di cronaca terribili che ogni tanto arrivano alla ribalta: i ragazzi che si uccidono per queste cose". Maroni si aspetta una buona risposta sul tema dallo Stato centrale, dove un disegno di legge analogo e' pero' fermo in Senato: "Non e' una competenza esclusiva della regione - ha continuato il governatore - pero', come abbiamo fatto per le slot e cioe' giocando sul tema del territorio, cosi' vogliamo fare per il cyberbullismo, sperando che il Parlamento senta il nostro grido d'allarme e faccia una norma nazionale, perche' di questo c'e' bisogno".

"Questa e' una legge che e' una risposta all'idea che il consiglio non discuta i provvedimenti delle minoranze, anzi io oggi ho voluto convocare il consiglio anche senza il parere sulla norma finanziaria, proprio per poter discutere un provvedimento proposto dal consigliere del gruppo Pd ma condiviso da tutto il consiglio. Credo sia importante che, come primo consiglio regionale in tutta Italia, dalla Lombardia approviamo una norma sul tema del Cyberbullismo che e' sempre piu' diffuso e interessa un numero grandissimo di ragazzi e che ha bisogno anche di regole chiare per essere contrastato". E' quanto affermato dal presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, a margine dei lavori d'aula di quest'oggi, al cui centro c'era l'approvazione di un disegno di legge bipartisan sul bullismo e sulla sua versione digitale. Alla polemica innescata dai pentastellati - che per questo non hanno partecipato alla fase finale dell'approvazione complessiva- relativamente ad una irregolarita' della procedura seguita nel presentare il progetto di legge prima che questo ricevesse il via libera della Corte dei conti, Cattaneo ha replicato: "Non ci sara' nessuna censura da parte della Corte dei conti. I cinque stelle devono fare pace con se stessi e anche con la logica, perche' una settimana fa lamentavano il fatto che il consiglio non discute e non si riunisce sulle proposte delle minoranze, questa settimana invece si lamentano perche' il provvedimento e' stato calendarizzato. Io credo che il segno che abbiamo voluto dare lavorando comunque sia importante, su un provvedimento su un tema di attualita' condiviso a larghissima maggioranza". Lo stesso relatore del progetto di legge, Fabio Pizzul (Pd), ha sottolineato un comportamento anomalo da parte del M5S: "I cinque stelle sono sempre stati favorevoli tanto che in commissione hanno votato a favore e infatti il voto e' stato unanime, se poi in polemica nei confronti di alcune forzature o presunte tali della presidenza del consiglio, si sono tirati fuori dal votare questa legge, la responsabilita' e' tutta loro".

“Oggi si è certamente compiuto un passo avanti. Ma penso che questo provvedimento rappresenti anche un’occasione sprecata dalla politica per segnare un impegno esplicito contro l’omofobia e il sessismo, riconoscendoli come la forma più diffusa di bullismo”. Lo afferma Chiara Cremonesi, capogruppo regionale di Sel, che oggi in Aula ha votato a favore della nuova legge, ma si è vista respingere un emendamento con il quale chiedeva di inserire nell’articolato un riferimento specifico agli atti di sopraffazione legati alle questioni di genere. “Le donne sono le principali vittime della violenza via web, mentre il disprezzo per le persone omosessuali è tra le cause scatenanti che si riscontrano con maggiore frequenza. Si tratta di un fenomeno drammatico nel suo complesso e in questi aspetti in modo particolare. Bene quindi la legge, ma avremmo voluto un’attenzione dichiarata e specifica per il bullismo di stampo sessista e omofobo”.
 
Così Daniela Mainini, consigliera del Patto Civico: “Questa legge è un risultato importante nella lotta a un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più drammatiche. E anche le risorse, pur non ammontando a quanto auspicavamo, rappresentano comunque un buon punto di partenza. Peccato non si sia voluto assumere un impegno preciso per campagne di sensibilizzazione sugli aspetti omofobi e sessisti che spesso contraddistinguono gli atti di bullismo, come le tante audizioni svolte nell’iter del provvedimento hanno dimostrato. Sul provvedimento ho chiaramente votato in modo favorevole. Spiace però che il mio ordine del giorno sia stato bocciato. Si trattava semplicemente di dare alle cose il loro nome, di riconoscere alcune specificità, non certo di fare una classifica dei bullismi. Sessismo e omofobia sono diffusamente la causa di atti violenti  e prevaricazioni: continuo a ritenere che occorra dichiararne l’esistenza per darvi la giusta attenzione. Ovviamente sarà nostro compito vigilare affinché queste tematiche non decadano nell’applicazione della nuova legge”.

Tags:
cyberbullismocyberbullismo regione lombardia







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.