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Milano
Da Sala a Calenda, da Majorino a Formigoni. Il Civati-pensiero
Filippo Civati

di Fabio Massa

E' un candidato non candidato. Nel senso che Pippo Civati è candidato nel collegio Nord Ovest con i Verdi, ma ha deciso di non correre. "Ma sostengo ovviamente le persone che stimo e la lista dei Verdi", spiega ad Affaritaliani.it. Poi parla di Beppe Sala, Pierfrancesco Majorino, Carlo Calenda e... L'INTERVISTA DI AFFARI

Confesso: è la prima intervista a un candidato che non corre.
Beh, io ho sospeso la mia campagna elettorale e quindi sostengo le persone che stimo nella lista dei Verdi. Detto questo, i Verdi si sono comportati in un modo inqualificabile, e quindi ho sospeso la mia campagna, anche se il resto del lavoro che dovevo fare l'ho fatto. 

Si asterrà alle prossime elezioni?
No, assolutamente, non bisogna astenersi. Voterò Europa Verde. Detto questo, hanno preferito tenere candidature di provenienza opaca rispetto alla mia. Però le persone possono votarmi. Questo sì. Ma non faccio campagna. Anche perché la mia candidatura era già a centro lista, quindi mi ero candidato per spirito di servizio. Non è mai stata una candidatura arrivista.

Domanda provocatoria: i Verdi hanno un senso in Italia? In altri Paesi sono una forza primaria. In Italia no.
La sfida era proprio quella di farli diventare come negli altri paesi europei, una forza primaria. Italia purtroppo è in controtendenza sulle tematiche ambientali. Guardiamo al Movimento 5 Stelle: parlava di ambiente e non lo fa più. L'urgenza c'era e c'è. Io vorrei chiarire: sulla lista sono contro. Ma sui principi che ci animano sono d'accordissimo.

Il Corriere in un ritratto ha scritto che lei spiazza come Garrincha. Con finte all'indietro.
Non è che spiazzo come Garrincha, è che sull'antifascismo non ci sono eccezioni. Se uno è antifascista è antifascista. Qualcuno dice che la politica è sangue e merda, invece per me no. E' una bella cosa, non sangue e merda.

Parliamo di un po' di personaggi in vista. Majorino.
Spero che in una lista molto moderata lui possa spiccare. Zingaretti mi sembra un opussum, fermo che aspetta che gli altri si muovano. Questa candidatura di Majorino ovviamente mi sta più simpatica. Diciamo così: preferisco Majorino a Calenda.

A proposito di Calenda: ha riempito un teatro con Renzi ieri.
Non cambierà mai nulla nel Pd, Zingaretti ha semplicemente rimesso a posto gli equilibri. Ma sono ancora tutti là, a fare le stesse cose.

Beppe Sala potrebbe essere un leader nazionale?
Il problema non è il leader, ma quello che si propone. Il problema del centrosinistra è quale messaggio dare. Sala era sostenuto dai renziani, poi ha rotto. Ognuno ha la sua traiettoria, il problema è come si comporta. Il problema è che il Pd è rimasto sempre quello di prima.

Lei è un politico di minoranza.
Non è vero. Mi è dispiaciuto lasciare un grande partito, ma non c'erano più le condizioni per andare avanti. Ma su molte cose tra qualche anno mi daranno ragione.

Lei era consigliere regionale ai tempi di Formigoni. Oggi lui è in carcere. Che effetto le ha fatto?
Non mi ha fatto un bell'effetto. Sono depresso per le continue inchieste. Ma la cosa deprime è che non cambia nulla. A una grande regione non corrisponde una grande politica. Anche immaginare che il leader politico che tutti i lombardi votavano sia stato condannato ed è in carcere è una cosa gravissima, al di là della mia personale antipatia per Formigoni. 

Che cosa pensa di Matteo Salvini?
E' un personaggio pericoloso. E' a strati, e ogni strato non mi piace. Il rapporto con la Russia mai chiarito, ad esempio. Le sue sono proposte terribili. Brutto personaggio. La sua traiettoria politica è tutta strumentale. Una cosa che non mi piace assolutamente.

Tra sei mesi dove sarà a livello politico?
Intanto vado avanti a lavorare. Sul piano politico penso che noi dobbiamo andare avanti, poiché la questione ambientale è centrale. Ovviamente io penso che sia urgente ripensare alla partita. Lo schema è saltato, è un altro mondo quello in cui viviamo.

fabio.massa@affaritaliani.it

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