A- A+
Milano
Dan Flavin alla Galleria Cardi

Dan Flavin alla Galleria Cardi

di Carolina Lombardini

La Galleria Cardi di Milano dal 19 febbraio al 28 giugno 2019 ospita la mostra personale dedicata all’artista minimalista americano Dan Flavin (New York, 1 aprile 1933 – New York, 29 novembre 1996), organizzata in collaborazione con l’Estate di Dan Flavin ed accompagnata da un catalogo che include un saggio del critico d'arte italiano Germano Celant.   

Dan Flavin è conosciuto per i suoi lavori di luce sotto forma di tubi a fluorescenza, spesso posti in relazione ad un contesto architettonico specifico. Il suo approccio essenziale, il ristretto vocabolario di forma e colore utilizzato, la quasi scientifica ingegnosità della sua scoperta di un’arte della luce hanno imposto l’artista come uno degli iniziatori del movimento Minimalista del 1963. Le opere luminose esposte nella galleria, appartenenti dalla fine degli anni '60 agli anni '90, mostrano l'evoluzione di oltre quattro decenni di ricerche dell'artista sul colore, luce e spazio. Dai primi anni Sessanta l’artista intraprende una ricerca sistematica dell’arte in relazione a fonti reali di luce: i moduli base dei suoi lavori sono i tubi al neon fluorescenti di produzione industriale, articolati in combinazioni semplici ed equilibrate.

L’utilizzo di un unico medium, disponibile in commercio e di una lunghezza tra i 2 - 8 piedi e di 12 pollici di diametro, nelle sue variazioni di colore permette a Flavin di concentrarsi sulla luce come unico elemento di manipolazione dello spazio, processo su cui si soffermerà fino alla sua morte. La luce fluorescente utilizzata non funziona come qualsiasi lampada a elettricità: contiene un mix di gas che al passaggio di corrente elettrica emette radiazioni con cui il materiale fluorescente che ne ricopre la superficie interna reagisce, emettendo a sua volta luce.

Flavin inizia la sua produzione artistica con le “icons” – tele monocrome su cui applica lampadine industriali – prosegue dal 1963 a lavorare con il solo ausilio dei tubi al neon, articolati in combinazioni e nel 1966, con il progetto site specific per l’interno della chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa di Milano,  “invade” completamente uno spazio sacro col suo lavoro, nonostante l’artista statunitense abbia sempre negato che nel suo lavoro vi fosse una concezione simbolica o spirituale.

Al piano terra della galleria possiamo osservare le opere al neon con diverse tonalità di bianco mentre al piano superiore troviamo i lavori con neon colorati dal verde, al rosa, all’arancione, al blu.

Sono più coinvolgenti queste ultime perché, riflettendo il colore anche sul pavimento, la scultura invade maggiormente lo spazio mentre le opere con i neon bianchi hanno maggior impatto visivo senza la luce naturale del giorno.

Sicuramente è una mostra da non perdere per l’importanza che Dan Flavin ha avuto nella storia del Minimalismo.

Galleria Cardi

Corso di Porta Nuova 38

Tel. +39 02 45 47 8189

Lun – ven 10 -19             
Sab 10 - 18

Commenti
    Tags:
    dan flavingalleria cardi







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.