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Divieti Area B a Milano, scambio di accuse Salvini-Sala
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Divieti Area B a Milano, scambio di accuse Salvini-Sala

"Alla Lega di Salvini non piace l'Area B. Non sono interessati al fatto che i milanesi respirino meglio. A me invece la cosa interessa, anche molto. E andrò avanti nelle azioni per migliorare la qualità dell'aria nella mia città, come sto facendo, pur conscio delle difficoltà, da sei anni". Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano Beppe Sala. "I prodi esponenti della Lega -continua Sala- si occupino piuttosto di come hanno ridotto Trenord, se vogliono dare una mano sulla mobilità (ah già, ma così c'è da lavorare e non solo da chiacchierare…)"

Presidio della Lega contro i divieti: "Penalizzato 1 mln di lavoratori"

Presidio della Lega a Milano contro i nuovi divieti della ztl di Area B, che corrisponde a quasi tutta la città, che scatteranno dal primo ottobre. "C'e' un milione di lavoratori e lavoratrici in Lombardia che rischia di rimanere a piedi a causa della scelta insensata del Comune di Milano, della sinistra del sindaco Giuseppe Sala - ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso del presidio -. Che dice che anche euro 4 ed euro 5 diesel, parliamo quindi di macchine immatricolate nel 2015 che hanno pochi anni di vita e di cui la gente sta ancora pagando le rate, non potranno piu' entrare a Milano per lavorare dal primo ottobre. Cosi' non si difende l'ambiente, cosi' si massacrano i lavoratori". "Quindi l'appello che facciamo a nome di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici è permettere il lavoro a Milano e ne parliamo nel 2023 - ha aggiunto Salvini -, superata la crisi economica, passata la guerra, finito il Covid e superata la crisi bolletta della luce. Lasciare a piedi chi non ha i quattrini per comprare un'auto all'avanguardia e' una scelta contro le persone".

Al presidio anche sindaci leghisti dell'hinterland

Al presidio che si e' tenuto a uno dei varchi di Area B in ingresso in citta', in via Mecenate nella periferia est, hanno partecipato anche alcuni sindaci leghisti dell'hinterland, tra cui quello di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano. "Qua ci sono alcuni rappresentati dei Comuni dell'hinterland, perche' la scelta del comune di Milano non penalizza soltanto i milanesi, ma chiunque nella provincia - ha concluso Salvini -. Se uno ha l'euro 5 su cui sta ancora pagando le rate deve poter continuare a lavorare. Poi nel 2023 ne riparliamo"

 

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