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Milano
Donna sgozzata a Milano, il marito crolla e confessa: "Sono stato io"
Rossana Belvisi

Il marito della donna uccisa in Lorenteggio, Milano, confessa dopo una notte di interrogatorio: "L'ho uccisa io"

 

Rosanna Belvisi, 50 anni, impiegata dell'Inps, e' stata trovata morta in casa sua intorno alle 15 di domenica, in zona Lorenteggio. Sgozzata, la porta dell'appartamento lasciata aperta. A chiamare il 118 il marito, Luigi Messina, 60enne ex guardia giurata che ha detto di averla trovata al suo rientro in quelle condizioni. Al termine dell'interrogatorio, durato tutta la notte tra domenica e lunedì, l'uomo è crollato ed ha confessato: "Sono stato io". Tante le contraddizioni nelle sue risposte alle domande degli investigatori della Mobile coordinati dal pm Gaetano Ruta. Attorno alle 4 di mattina, Messina ha ceduto ed ha spiegato agli agenti dove trovare l'arma del delitto, un coltello.

I vicini lo aveva descritto come una persona litigiosa e molto irascibile; qualcuno ricorda un episodio risalente agli anni 90 in cui lui avrebbe accoltellato qualcuno. E frequenti, a dire dei vicini di casa, erano anche le liti. La donna e' invece descritta come una persona molto seria e quasi sempre silenziosa e cupa. I due avevano una figlia, che deve sposarsi il 2 febbraio e che in questo momento si trova in Svizzera. Sin dal momento dell'arrrivo di ambulanza e forze dell'ordine, l'uomo era stato "marcato stretto": alla vista degli agenti, un taglio fresco alla mano, avrebbe detto: "Lo so che adesso pensate che sia stato io..." Appena pochi giorni fa, un altro femminicidio a Milano, con la morte di Tiziana Pavani nel quartiere di Baggio.

Venti anni di violenze: l'uomo aveva già provato ad ucciderla nel 1995

 

Aveva provato ad ucciderla gia' nel '95, quando l'aveva accoltellata alla schiena, come gia' ieri sera avevano ricordato i vicini. Anche in quella occasione aveva raccontato che qualcuno era entrato in casa e aveva fatto del male alla moglie. Quella volta pero' Rosanna Belvisi, l'ultima vittima di femminicidio a Milano, nel quartiere Lorenteggio, se l'era cavata con 10 giorni di prognosi. Luigi Messina, il marito, e' il reo confesso dell'omicidio, commesso intorno alle 11 di ieri mattina.

L'uomo e' poi uscito a gettare arma e vestiti sporchi, ha giocato alle slot machine, ha parlato con i vicini, ha comprato dei dolci ed e' andato a fare la spesa: tutto per depistare le indagini. Solo alle 15 ha chiamato il 118 raccontando che qualcuno era entrato ed aveva ucciso sua moglie. Sulla porta pero' non c'erano segni di effrazione. L'ex guardia giurata e la consorte, ex custode del palazzo di via Coronelli 11 dove abitavano, avevano un rapporto difficile: secondo gli inquirenti le violenze e i maltrattamenti andavano avanti da almeno vent'anni.

Il 5 novembre polizia e carabinieri erano intervenuti per una chiamata d'emergenza dopo una lite in cui l'aveva picchiata. Sempre per motivi futili: Messina ha raccontato che le rimproverava di usare troppo i social, mentre lei era gelosa delle sue relazioni extraconiugali. Il capo della Squadra Mobile di Milano, Lorenzo Bucossi, ha sottolineato l'estrema freddezza dimostrata da Messina in una prima fase dell'interrogatorio davanti ai colleghi della squadra omicidi, che gli hanno pero' fatto notare le contraddizioni del suo racconto, fino a quando ha dovuto confessare. "Va valorizzata la denuncia, oggi abbiamo lo strumento dell'ammonimento e c'e' una rete, quella dei centri antiviolenza, per proteggere queste donne" ha detto il questore Antonio De Iesu, in conferenza stampa questa mattina.

Uccisa con ventitre coltellate sul collo e sul petto

 

Inizialmente Messina ha negato tutto, poi, messo alle strette dagli inquirenti ha ammesso il delitto. L'ha uccisa con ventitre coltellate su collo e petto, poi ha gettato il coltello in un tombino per lo scarico dell'acqua ad un paio di chilometri da casa e i vestiti sporchi di sangue nella boscaglia in via Parenzo. A stato lui stesso, durante l'interrogatorio davanti al pm Gaetano Ruta e agli agenti della Squadra Mobile, ad indicare agli inquirenti dove trovarli.

Messina ha raccontato che ieri mattina ha avuto l'ennesima discussione con la moglie per motivi di gelosia, perche' lui aveva un'altra relazione da cui e' nato un bambino di tre anni. Il tradimento era stato scoperto dalla donna qualche mese fa, ma era solo l'ultimo di una lunga serie. Messina ha detto che ieri mattina, dopo la vacanza che avevano trascorso a Pantelleria, luogo di nascita della moglie, sarebbe stato "provocato" da lei che ha preso un coltello in cucina e glielo ha scagliato addosso. Tra i due ci sarebbe stata quindi una colluttazione tanto che l'uomo avrebbe riportato una ferita alla mano sinistra. Fazzoletti sporchi di sangue sono stati trovati non lontano dal palazzo e la stanza, molto piccola, dove e' avvenuto l'omicidio, era completamente imbrattata di sangue.

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