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Milano
Donna uccisa nel Bresciano, figlio: dispiaciuto ma ora libero

Donna uccisa nel Bresciano, figlio: dispiaciuto ma ora libero

Ora mi sento libero perche' non ho piu' questa civetta sul collo, con cio' intendo riferirmi a mia madre, anche se sono dispiaciuto di averla uccisa". Lo ha detto Mauro Pedrotti rendendo dichiarazioni spontanee al gip di Brescia Gaia Sorrentino nell'udienza di convalida del fermo per l'omicidio della madre Santina Delai. Alla giudice, che ha convalidato il provvedimento e disposto la custodia cautelare in carcere, il figlio 54enne della donna ha negato di aver premeditato l'omicidio nonostante in un verbale ai carabinieri con le prime ammissioni avesse messo per iscritto il contrario: "E' da una quindicina di giorni che pensavo di ucciderla.

Donna uccisa nel Bresciano, figlio: dispiaciuto ma ora libero

Quindi, ieri mattina (il 7 febbraio, ndr) sono andato in casa sua e l'ho uccisa, strangolandola, dapprima con le mie mani in seguito anche stringendole al collo uno straccio. C'ho impiegato una quindicina di minuti". Sia con la pm Ines Bellesi che con la giudice, in presenza dell'avvocato di fiducia Giovanni Brunelli, Pedrotti ha poi detto di "essersi spiegato male, posto che con cio' intendeva dire che erano quindici giorni che lui non dialogava con la mamma"








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