Dopo Ema 3 nuove ipotesi di agenzie a Milano: lavoro, cybersec e brevetti
Milano potrebbe aspirare all'agenzia per il lavoro, o per la cyber security. Ma occorre un governo che si informi e lavori in Europa
di Fabio Massa
Manca il governo, e si vede. Non tanto in Italia, dove le cose vanno. Non tanto a Milano, dove le cose sono sempre andate anche al di là dei continui cabotaggi romani, delle rotte sempre sotto costa, mai con un obiettivo chiaro, e magari ambizioso, e magari lontano. Ma in Europa, il governo serve. Eccome. C'è un problema, in Europa, se non abbiamo il governo. C'è un problema, in Europa, anche per Milano. Perché con Beppe Sala l'officina del reperimento dei fondi europei è sempre aperta. Così come lo è in Regione, e non da oggi. Del resto, guardate il più ambizioso intervento di riqualificazione in città, ovvero il Lorenteggio: 53 milioni arrivano dall'Europa. L'Europa serve. Anche se a volte, di porcherie, ne fanno. Come nel caso di EMA. Dove il governo italiano però ha lasciato stare, ha lasciato fare, e poi ha pure protestato mica troppo. Proprio nel bel mezzo di un cambio epocale di meccanismi e paradigmi, con Parlamento e commissione in un bel dilemma di competenze sull'assegnazione delle authority, il governo avrebbe potuto - se avesse voluto - far valere (come disse il neogovernatore Attilio Fontana "dobbiamo far vedere che abbiamo i coglioncini") lo sgarbo subito da Ema per ottenere qualcosa d'altro. Ma che cosa? Pure capire il che cosa è complicato, se non si ha un supporto governativo. Per esempio, c'è da assegnare la EU labour agency. Ad oggi, c'è solo una "x" al posto del nome della città. Milano potrebbe giocarsela, ma ci vorrebbe un supporto governativo. E ancora, l'Europa sta proponendo di far nascere una agenzia sulla cyber sicurezza. Qualcuno ha pensato che forse si potrebbe portare a Milano? A Roma no, impegnati come sono a litigare. Poi c'è l'agenzia dei brevetti, e di questo si sapeva. Ma chissà quali altri obiettivi si potrebbero raggiungere con un po' di ambizione e due "coglioncini", come diceva Attilio Fontana. Chissà se la Lega di lotta e a questo punto anche di governo metterà questi punti all'ordine del giorno. Non sarebbe male, per Milano, dopo la grande dormita collettiva offerta dall'ultimo esecutivo.
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