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Milano
Emergenza profughi, Renzi a Sala: "Tema urgente ma... non troppo"

Emergenza migranti a Milano, il premier Matteo Renzi risponde al sindaco Beppe Sala, che ieri ha diffuso una lettera aperta chiedendo un aiuto del Governo per la città, che si sta facendo carico di una parte rilevante dell'accoglienza dei profughi che giungono in Italia. Renzi ha riconosciuto che Sala "pone un tema vero, anche perché, come noto, i Comuni che accolgono sono circa il 10%. Il sistema degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) può essere ridiscusso". Un tema che tuttavia non sarà al primo posto nell'agenda della nuova visita del premier aa Milano prevista per domani: "Non ha un carattere di immediata urgenza per domani mattina, è una questione da affrontare tutti insieme per il 2017".

MARONI/1: "RENZI CHIEDA L'INTERVENTO DEI CASCHI BLU DELL'ONU" - "Renzi chieda i Caschi blu dell'Onu per un'operazione di "life keeping" sulle coste africane. Per allestire e gestire campi profughi per identificarli". Il governatore della Lombardia dalle colonne del quotidiano 'La Repubblica' condivide l'appello di ieri del sindaco di Milano Giuseppe Sala per una cabina di regia sull'immigrazione. La richiesta del sindaco Sala "E' la stessa che ho fatto al governo con il governatore del Veneto e della Liguria. E se lo dice Sala che si proclama di sinistra e non un "becero leghista", vuole dire che abbiamo superato il limite dell'emergenza". "Il premier Renzi puo' cogliere l'occasione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite per proporre una soluzione. L'esito negativo del vertice europeo di Bratislava non e' una novita'. Si sapeva che l'Europa non risponde su questo tema. Hanno sospeso Schengen, aumentato i controlli. La Merkel continua a perdere elezioni. L'Onu invece puo' intervenire". "Per gestire i campi profughi, identificarli, assisterli e verificarne lo status. Se hanno il diritto vengono dirottati verso gli stati dove vogliono andare. Gli altri vengono bloccati li'". Non parlare di emergenza "E' solo un tabu' della sinistra. Questa parola non si puo' usare. Ma io ricordo che nel 2011 con il governo Berlusconi e io ministro dell'Interno arrivarono 48mila migranti, dichiarammo lo stato di emergenza, intervenne la Protezione civile e furono rimpatriati. Quest'anno ne sono arrivati 240mila. Se non e' emergenza questa... ". Sul fatto che l'accoglienza sia un dovere, Maroni di dice d'accordo. "Perfettamente. Ma al di la' delle definizioni, la cosa importante e' che il sindaco di Milano, che e' il piu' renziano di tutti, ha detto al governo che deve cambiare. E' un fatto positivo e mi aspetto che il governo faccia quello che gli abbiamo chiesto anche noi". Quanto all'accoglienza "Cito le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al meeting di Rimini. "L'accoglienza e' dovuta a chi fugge da guerre, persecuzioni, o carestie. Per queste persone l'accoglienza e' un atto dovuto". La penso come il Capo dello Stato. Gli altri sono migranti economici e per quanto mi riguarda sono clandestini che devono essere rimandati a casa. Bisogna distinguere bene chi ha un diritto e chi non ce l'ha".

MARONI/2: "VORREI ESSERE COINVOLTO MA IL GOVERNO FA TUTTO DA SOLO" - "Io vorrei essere coinvolto dal Governo sulle azioni da intraprendere, non e' che me ne lavo le mani, e' che fanno tutto senza coinvolgerci. Sono i Prefetti che decidono dove mandarli". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo in diretta, questa mattina, alla trasmissione radiofonica di Radio Uno, 'Radio Anch'io', dedicata al tema dell'accoglienza dei migranti. "Sento adesso - ha proseguito il presidente - che ci sara' una Cabina di regia. Una Cabina di regia non si nega a nessuno, ma capisco che coinvolgeranno i Comuni e non le Regioni. Non e' che si puo' dire care Regioni dovete muovervi, non fate quello che dovreste fare e poi nessuno ci coinvolge. Io non posso, se non sono coinvolto come Protezione civile spendere i soldi pubblici per questa emergenza e quindi e' veramente incomprensibile questo atteggiamento del Governo". "Con i governatori Toti e Zaia abbiamo lanciato un documento, non di denuncia, ma pieno di proposte e suggerimenti, garantendo la nostra disponibilita'. Il Governo non ci ha nemmeno risposto".

MARONI/3: "DATELI A ME I VERI PROFUGHI, E LI SISTEMO IO..." - "Noi non possiamo mettere a disposizione le caserme, perche' non sono di proprieta' della Regione". Io dico una cosa, sono disposto a prendere i profughi, dateli a me i profughi, quelli veri pero', quelli che hanno lo status di rifugiato, li sistemo io". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo in diretta, questa mattina, alla trasmissione radiofonica di Rai Radio Uno, 'Radio Anch'io', dedicata al tema dell'accoglienza dei migranti. "Per i richiedenti asilo - ha continuato il presidente - c'e' un sistema di protezione, che si chiama SPRAR, dove devono andare i richiedenti asilo. Dei profughi che hanno diritto a una sistemazione permanente, me ne occupo io, mandateli da me. Ma chi non e' profugo e chi non e' richiedente asilo, cioe' il 90 per cento di quelli che sono qui, devono essere rimandati a casa, devono essere rimpatriati, altrimenti violiamo la legge Bossi-Fini, oltre a fare una cosa che non va bene".

I PRIMI ARRIVI AL'EX PALASHARP - Nel frattempo nella serata di ieri un totale di 38 profughi è giunto nel tendone allestito davanti all'ex Palasharp, divenuto centro temporaneo di accoglienza per i transitanti. Sono stati accolti dai volontari dei City Angels, che commentano: "Abbiamo messo tutto a posto in 48 ore. Manca ancora qualcosa, ma siamo pronti a partire". Una soluzione che non dovrebbe durare più di alcuni giorni, come commentato anche dall'assessore Pierfrancesco Majorino: "Abbiamo già usato diverse volte il tendone del Palasharp, ma qui il punto vero è il coinvolgimento dell’area metropolitana: stiamo chiedendo al prefetto che i Comuni dell’area siano molto più responsabilizzati in modo tale che ciascuno faccia la sua parte".

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