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Milano
Esponente dei clan condannato a 16 anni e assolto in Appello
Antimafia

Esponente dei clan condannato a 16 anni e assolto in Appello

Condannato in primo grado a sedici anni, assolto dalla Corte d'Appello di Milano. E' quanto accaduto a Vincenzo Amato, esponente del clan Coluccia di Galatina, in provincia di Lecce, nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Milano con al centro una rete di narcotrafficanti che, secondo l'accusa, aveva trovato il modo di "pulire i soldi" del commercio della droga con vendite fittizie di opere d'arte e, almeno in un caso, di una litografia di Banksy, oltre che di sedicenti artisti legati a una galleria nel cuore di Amsterdam.

Amato assolto in Appello, ma nel frattempo deve scontare un'altra pena di 19 anni

Secondo quanto riferisce il legale di Amato, ex super latitante arrestato in Spagna nel giugno 2022, i giudici hanno accolto "le indagini informatiche della difesa". Per il legale è stato "provato in modo documentale - si legge in una nota - che il dispositivo mediante cui venivano inviate le chat era utilizzato da altro soggetto che ha coabitato con Amato nel corso della sua latitanza". Inoltre, ha sostenuto l'"illiceità delle attività di intercettazione telematica e informatiche eseguite" con la "cosiddetta tecnica della pesca a strascico" e che hanno consentito di acquisire e depositare agli atta del processo le chat che, per l'accusa, Amato e Andrea Deiana, principale coimputato, si sarebbero scambiati tramite l'applicazione di messaggistica segreta Sky Ecc.

Illiceità fondata, a dire dell'avvocato Genchi, anche sulla sentenza della Corte Costituzionale sul 'caso Renzi'. In particolare il difensore si è riferito al punto in cui la Consulta ritiene che i messaggi di posta elettronica e WhatsApp non sono qualificabili come intercettazioni ma come corrispondenza. Per questo, sempre a dire del difensore, la Corte, che depositerà le motivazioni in 90 giorni, ha assolto Amato e ha disposto la sua scarcerazione per questa vicenda. L'ex super latitante però rimane in cella a Sollicciano (Firenze) dove sta scontando una pena di oltre 19 anni per altre vicende.

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