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Milano
Europee: bene Sardone, Majo, Tinagli. Perde Maullu, figuraccia Santanchè
Silvia Sardone

Elezioni europee, Circoscrizione Nord Ovest/ I vincitori: Sardone, Majo, Tinagli. Perde Maullu, figuraccia Santanché

LEGA/ Buona la prima, per Silvia Sardone. La consigliera regionale lombarda proveniente da Forza Italia ed entrata in Lega alcuni mesi fa sfonda ed è la prima delle elette. Considerando l'exploit nazionale di Matteo Salvini, che nel Nord Ovest prende quasi 670mila voti, e la "potenza di fuoco" di Angelo Ciocca che cercava la riconferma, la Sardone con le sue 44mila preferenze è indubbiamente la donna più votata del Carroccio. Dietro di lei, al quarto posto, a oltre 13mila preferenze di distanza, Isabella Tovaglieri. Poi l'uscente Oscar Lancini, la moglie di Calderoli Gianna Gancia, Stefania Zambelli e Marco Zanni. Questa la lista degli otto che dovrebbero entrare sicuramente. Ma l'ottimo risultato del Carroccio potrebbe aprire le porte anche ad Alessandro Panza, che con 17mila preferenze si piazza nono. Panza era sostenuto dal gruppo dirigente milanese. Male invece Pietro Marrapodi, penultimo con 7mila voti e anche Laura Molteni, consigliera comunale, che ne prende 2mila in più.

PD/ Il Pd si dimostra un partito a forte trazione "sinistra". Con Giuliano Pisapia e Pierfrancesco Majorino entrambi eletti per un totale complessivo tra i due di quasi 350mila preferenze. Al secondo posto Irene Tinagli, 101mila preferenze, sostenutissima da Carlo Calenda e dai renziani milanesi. Al quarto posto l'inossidabile Patrizia Toia, con 78mila preferenze. Passeranno tutti e quattro e può sperare anche Brando Benifei, il ligure che piace a tutte le regioni del collegio. Malissimo Enrico Morando, ma era nelle previsioni.

M5S/ La rivincita di Eugenio Casalino, la si potrebbe chiamare. E la rivincita di Eleonora Evi. La Evi, con 16mila voti, è la più votata pur non essendo la capolista, avendo il M5S nazionale imposto Mariangela Danzì, che comunque è arrivata seconda con 13mila voti. Al terzo posto Tiziana Beghin e al quarto - appunto - Eugenio Casalino, che non era riuscito a entrare in consiglio regionale ma che dovrebbe aver centrato l'obiettivo Europa, se il Movimento arriverà a quattro seggi.

FORZA ITALIA/ La sfida tra ciellini la vince Massimiliano Salini. Mauro Parolini, l'uomo di Maurizio Lupi, viene quasi doppiato. Del resto, dopo l'arresto di Pietro Tatarella, che dal carcere prende quasi mille voti, Salini si era posto come candidato di tutti i capibastone che contano. Per lui oltre 36mila voti. Può sperare Lara Comi, anche lei indagata nell'inchiesta che ha sconvolto regione Lombardia (ma pare non gli elettori), perché se Silvio Berlusconi, primo con 180mila preferenze, opterà per le Isole, allora si libererà un posto per lei.

FRATELLI/ In Fratelli d'Italia è stato eletto Carlo Fidanza, che con 10mila preferenze umilia la campagna lunga e impegnativa di Stefano Maullu, finito quarto dopo essere traslocato da Forza Italia al movimento di Giorgia Meloni (prima, ma che opterà per il collegio centro). Pessimo risultato pure per Daniela Santanché, che si piazza addirittura sotto Maullu con poco più di 7mila preferenze

fabio.massa@affaritaliani.it

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