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Milano
Evasione fiscale, pm chiede 15 mesi per Diana Bracco. La difesa: "E' estranea"

Il pm di Milano, Giordano Baggio, ha chiesto la condanna a 1 anno e 3 mesi di carcere per l'ex vice presidente di Confindustria, Diana Bracco, accusata di evasione fiscale e appropriazione indebita, reati che avrebbe commesso in qualita' di presidente del Cda di Bracco Spa. Inoltre, ha sollecitato la pena a 9 mesi di carcere per gli altri due imputati, gli architetti Marco Isidoro Pollastri e Simona Adele Calcinasi. Secondo la Procura di Milano, dai conti di alcune delle societa' del gruppo sarebbero usciti 3.064.435 euro per pagare i lavori di manutenzione e di ristrutturazione eseguiti in edifici riferibili a Diana Bracco.

"NON C'E' DUBBIO CHE SIA APPROPRIAZIONE INDEBITA" - Ville prestigiose a Milano, a Merate (Lecco), a Nizza Monferrato e nelle localita' turistiche di Anacapri e, in Francia, in Provenza e alta Savoia. L'inchiesta era partita da una verifica di routine della guardia di finanza che aveva scoperto presunte fatture false. "La versione della difesa e' inconsistente - ha detto durante la requisitoria il pm - e' un atto di fede credere alla versione della Bracco. Non c'e' dubbio che si tratti di una appropriazione indebita, e' stato sottratto denaro alle societa' per pagare prestazioni e lavori privati". "Queste fatture sono false - ha aggiunto - perche' le prestazioni indicate non ci sono state". Il processo e' stato aggiornato al 5 ottobre quando prenderanno la parola le difesa.

LA DIFESA: "TOTALE ESTRANEITA' DI BRACCO ALLE ACCUSE MOSSE" - “Ribadiamo la totale estraneità della nostra assistita alle accuse mosse”, ha affermato l’Avvocato Giuseppe Bana legale di Diana Bracco replicando alla tesi sostenute dal Pubblico Ministero. “Come è emerso dal dibattimento, le fatture contestate non erano inesistenti e anzi si riferivano a prestazioni realmente eseguite. Questo elemento, come confermato dall’autorevole parere di Livia Salvini, professoressa ordinaria di diritto tributario dell’Università LUISS di Roma, fa decadere ogni rilevanza penale ai fatti contestati. Dal punto di vista fiscale tutte le imposte sono state pagate e pertanto non ci sono situazioni aperte con l’Agenzia delle Entrate. Siamo assolutamente sereni e fiduciosi per il prosieguo del dibattimento”.

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