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Milano
Ferisce a coltellate 17enne. Audio: "E' stato insultato e picchiato a sangue"

di Fabio Massa

Continuano a cambiare le ricostruzioni, nel caso del 56enne che avrebbe accoltellato un ragazzino la scorsa notte in piazza De Angeli. Le immagini diffuse dai carabinieri mostrano che il 56enne, Raffaele A., un autista Atm fuori servizio, in borghese, stava parlando con il conducente del bus della linea 80 quando è iniziata una lite verbale con un gruppo di ragazzi appena salito a bordo. Dopo un primo tentativo di contatto, la calma è tornata sul bus, ma solo fino alla fermata di De Angeli, quando tutti sono scesi. Le telecamere mostrano il 56enne che estrae un coltellino svizzero. Poi, in modo confuso, i calci e i pugni nella rissa che è scoppiata dopo e che ha visto un minorenne venire colpito con una coltellata. Attualmente è al Fatebenefratelli

In un audio che Affaritaliani.it Milano può far ascoltare integralmente (SCARICA QUI) c'è la testimonianza del conducente del mezzo, che racconta quanto avvenuto, e che lancia l'allarme sicurezza per i conducenti Atm notturni. Ecco le sue parole: "Con la stessa brutalità di quando hanno devastato la metropolitana, un gruppo di otto ragazzini ha picchiato un nostro collega che si recava alla festa di compleanno di sua figlia in De Angeli, ieri sera. Gli hanno procurato un trauma cranico. Era in una pozza di sangue quando l'ho soccorso. L'hanno picchiato solo perché li ha ripresi che facevano i soliti bulli, ma in maniera civile. L'hanno aspettato al capolinea e l'hanno malmenato in una maniera incredibile. Sono riuscito a farne fermare cinque di questi otto ragazzi. Ora non so, ma la cosa grave è che uno di questi otto ragazzi si è trovato accoltellato, e hanno trovato il coltello nelle vicinanze. Il branco ha dato la colpa al collega, dicendo che è stato lui ad accoltellarlo. Io non l'ho visto. Ora lui è piantonato in ospedale. Non ho chiuso occhio tutta la notte. Siamo in una situazione di emergenza. I quattro tassisti che erano là hanno messo in moto e se ne sono andati. Eravamo soli contro queste belve. Abbiamo potuto fare ben poco. Immaginate il collega che andava alla festa di sua figlia. Chi lo conosce sa che persona è. Questo vuole essere un appello a stare tutti attenti, perché non se ne può più. Non è giusto, non siamo tutelati assolutamente. Purtroppo dalle telecamere non si vede nulla. Io ho fatto quello che potevo, volevo fare molto di più, ma ho dovuto chiamare le forze dell'ordine. Cercare di salvare il collega perché era riverso al suolo e non si muoveva più, quando l'ho sollevato gocciolava sangue. Perdonatemi il tono ma era un dovere raccontarvi quel che è accaduto sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno ha visto niente".

Stesso concetto dallo stesso Raffaele A., che scrivendo ai suoi colleghi dice: "Ringrazio tutti per la solidarietà,  solo chi lavora sui mezzi pubblici può capire cosa significa sopportare aggressioni verbali di ogni tipo. Comunque io sono ancora in ospedale, sono depresso, dolorante setto nasale rotto ed un ematoma cranico in fase di assorbimento, perlomeno spero. Per quanto riguarda il fatto con tutte le attenuanti possibili ho fatto una cazzata, perché purtroppo mi sono solo complicato la vita per un momento di ira che se avessi controllato non saremmo qui a discutere. Dico a tutti voi con tutta la mia forza, non mettete mai a repentaglio la vostra salute ed il posto di lavoro per reagire ad insulti di persone che neanche sanno chi siamo e quanta fatica facciamo per tirare avanri. Per quanto mi riguarda i carabinieri che sono intervenuti sono stati molto professionali nell'indagine del fatto e sono stato denunciato per lesioni gravi, naturalmente mi difenderò e denuncerò a mia volta i miei aggressori, spero che la nostra azienda sia comprensiva sia mie confronti in quanto in 31 anni di lavoro mi sono sempre comportato benino, diciamo così poi vedrà chi è incaricato a decidere con la sua coscienza, io sono consapevole di aver fatto una cazzata magari sono stato provocato oltre misura, ma come dicevo prima se avessi contato fino a cento adesso dormivo nel mio letto e domani avrei fatto la mia scorta a lotto. Grazie a tutti e buona notte".

fabio.massa@affaritaliani.it

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