Fi, alta tensione in Regione. La partita pericolosa del rimpasto
Nel mirino ci finisce il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi. A scatenare la tensione il voto segreto che ha messo in crisi l'assessore Cattaneo
Alta tensione in maggioranza in Regione Lombardia. E nel mirino ci finisce il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi. Un classico - a dirla tutta - dei boatos dei corridoi del Pirelli, il mal di pancia nei confronti del capogruppo. Questa volta, a scatenarlo, secondo la ricostruzione di Affaritaliani.it Milano, sarebbe stato il voto segreto chiesto dal Pd (pare, con la complicità di qualcuno degli azzurri) per mandare sotto la maggioranza in Regione e mettere così in discussione il posto dell'assessore all'ambiente Raffaele Cattaneo. Il quale è sì nel mirino di una pattuglia di leghisti, ma che - nel combinato disposto - si è trovato a malpartito su una vicenda già ampiamente discussa in commissione.
E quindi? Quindi pare che Attilio Fontana si sia infuriato, con tanto di telefonata a Mariastella Gelmini. Perché gli scricchiolii ci sono e si sentono. L'aula con Cattaneo, poi i mal di pancia sull'aggregazione Arca-Lispa. Insomma, il presidente ci vuole vedere chiaro. Anche perché i conti sono presto fatti: su 12 franchi tiratori solo 2 probabilmente sono di Forza Italia. Ma decisivi. Attilio Fontana ha sempre negato di voler aprire a un rimpasto politico, quindi complessivo. Sostituzioni puntuali, laddove si dovessero verificare problemi. O laddove i partiti dovessero esprimere specifiche richieste, verranno presi in considerazione. Ma non globali. Anche perché gli azzurri hanno molto da perdere. Se è vero che i centristi alle Europee potrebbero scomparire, Forza Italia potrebbe vedere il proprio peso elettorale scendere ulteriormente. Alla fine, a godere potrebbe davvero essere solo la Lega.
fabio.massa@affarialiani.it
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