Fi, F. Sala: "Toti? E' partito male, ma teniamo il partito unito" - Affaritaliani.it

Milano

Fi, F. Sala: "Toti? E' partito male, ma teniamo il partito unito"

Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, sottolinea l'importanza di avere in FI dei leader capaci di scaldare i cuori e parlare alle folle

di Fabio Massa

Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, interviene su Affaritaliani.it Milano sulle vicende di Forza Italia, al centro di un dibattito interno al calor bianco, tra totiani e antitotiani, in attesa dell'evento del 6 luglio al Brancaccio a Roma. LEGGI L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Vicepresidente Sala, l'evento di Villa Torretta e quello del Brancaccio preludono, secondo lei, alla scissione del partito?

Spero proprio di no. Io penso siano eventi di una piccola parte del partito che ha qualcosa da dire. In un certo senso il grido di dolore è anche comprensibile, motivato. E' il metodo che perseguono che non è assolutamente condivisibile. Anche perché, a livello di metodo, non ne hanno neppure uno. 

Lei non è un totiano. Ma è d'accordo che Forza Italia debba essere rivitalizzata...

Sì, tutti sono d'accordo su questo. Anche se non abbiamo partecipato a una riunione non è che non vogliamo il rinnovamento. Ci sono due modi per raggiungere questo obiettivo: i congressi e le primarie. E soprattutto con il messaggio che Forza Italia con Silvio Berlusconi vuole dare agli italiani. Ogni percorso parte dunque da una leadership con un contenuto forte: io lo chiamo "sogno italiano".

Che cosa vuol dire "sogno italiano"?

E' la capacità che ha avuto nel tempo Berlusconi e che hanno gli amministratori locali di proporre una visione per il futuro che dia fiato all'economia. Il sogno italiano è far sì che i nostri ragazzi possano studiare, sentirsi realizzati nella nostra terra. Che possano lavorare e migliorare. Oggi la Lombardia e l'Italia hanno un posizionamento incredibile, devono solo sfruttarlo. So che a livello mediatico sembra controcorrente, perché oggi tira molto la negatività, ma mettere in risalto la positività è già un inizio di cambiamento importante.

Torniamo alle primarie e ai congressi.

I congressi stabiliscono la nuova classe dirigente in un'apertura alla democrazia interna. E potremmo fare ancora in tempo a farli. Le primarie invece sono un percorso più lungo, per le quali occorre una leadership vera. Una leadership vera non è quella che pensa solo a scalare gli organi del partito. Vorrei vedere leader che parlano alle folle, che scaldino il cuore. Toti non mi scalda il cuore. E il cuore in politica è tutto.

In Regione pare evidente lo scontro tra Giulio Gallera totiano e Fabrizio Sala antitotiano.

Io non sono in contrapposizione a nessuno. Ma spero che ci siano contenuti nei nostri ragionamenti. In Lombardia gli assessorati funzionano, e c'è molto da fare anche nella sanità, così come sui temi economici e dell'innovazione. Io penso si possa stare tutti insieme, e io lavoro per tenere Forza Italia unita. Anche perché in una scissione bruceremmo inutilmente molte energie. Certo, devo dire una cosa.

Prego.

E' male che si sia partiti, già da Villa Torretta, con una sorta di scalata alle posizioni del partito. Ed è male che la prima uscita di Toti sia stata con al suo fianco proprio quella vecchia nomenklatura che il popolo di Forza Italia vuole rinnovare. 

fabio.massa@affaritaliani.it








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