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Milano
Firenze, Alliance of Business Lawyers: riflettori accesi sul Sistema Italia

 

Arte, food, moda, scienza. Potrebbe trattarsi di una lista delle eccellenze italiane, in questo caso però è il resoconto dei temi affrontati durante la 38° conferenza annuale di Alliance of Business Lawyers (ABL). Il gruppo ha puntato i suoi riflettori sull'analisi del Sistema Italia e sulle aree in cui il Bel Paese ha dimostrato di poter competere con i migliori del mondo. La cornice scelta per questo appuntamento, che ha preso il via il 17 e si è protratto fino al 20 ottobre, è stata Firenze. Non a caso in una delle città d’arte più belle al mondo, questi esperti si sono riuniti per discutere e confrontarsi sulle questioni fondamentali per il futuro della professione. Quella di non concentrarsi esclusivamente sugli aspetti legali, bensì su un’analisi complessiva di questi settori è stata ben ponderata. Questo evento infatti è stato come momento di riflessione comune per orientarsi in un mondo che sta mutando.  

Tra i relatori pochi tecnici e specialisti delle materie legali e molti imprenditori e startupper che hanno mostrato i loro nuovi modelli di business nei quattro settori pilastri del Made in Italy. Un interessante stratagemma per portare i professionisti, provenienti da tutto il mondo, a confrontarsi su temi come il diritto d’autore, i sistemi di tutela della proprietà intellettuale, la questione dei brevetti e le strategie di M&A.  

I lavori della giornata sono stati introdotti dai saluti del Presidente di ABL, Emmanuel Moulin, a seguire i due soci dello studio legale Franzosi Dal Negro Setti - Ombretta Fabe dal Negro, name partner dello studio e  già  membro  del  board  di  ABL,  Alliance  of  Business  Lawyers  e  da  Stefano Candela attuale membro del board – hosts  del convegno annuale. Main sponsor del congresso Sofar S.p.A., primaria azienda farmaceutica italiana.

Il primo panel si è concentrato sul mondo dell’arte e della cultura. Domande come: “Cos’è un museo? Come si mantiene e se sia possibile rendere gratuiti anche i poli museali italiani?” sono state poste a Cristina Acidini, storica dell’arte e presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno; Maria Chiara  Valacchi, critica d’arte e curatrice indipendente, ha illustrato  con Magdalini Tiamkaris, Gallery Manager della Galleria Rossella Colombari, il progetto no profit Cabinet. A Giuseppe Scibetta, managing partner dello studio Pomara Scibetta e presidente di Integra International - network di commercialisti che ha tenuto negli stessi giorni il proprio convegno mondiale e collegato ad ABL - il compito invece di spiegare quali siano i meccanismi che permettono di vendere e comprare opere d’arte e la spinosa questione della successione di beni artistici in Italia.

 


 

 

 

Il secondo approfondimento è stato dedicato all’industria del Lusso, a prendere la parola in questo caso è stato Stefano Sacchi, professore all’Accademia del Lusso di Milano. Sacchi ha mostrato come nel corso degli ultimi anni, in un continuo rimando tra presente e passato, sia cresciuta l’attenzione da parte dei brand di Altagamma verso i temi di sostenibilità ambientale e delle produzione dei prodotti del comparto moda. Il case business in questo panel è stato quello di Orange Fiber, un’azienda nata dall’idea di due siciliane Adriana Santanocito e Enrica Arena. Quest’ultima ha descritto come “dall’idea di due matte” sia stato possibile produrre un filato di alta qualità da agrumi.  In chiusura infine Vincenzo Piccarreta, partner dello studio Franzosi Dal Negro Setti, ha posto l’attenzione sulle questioni legate alla supply chain.

 

 

 

 

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È stata poi la volta del food. La storia di uno dei brand storici della produzione casearia italiana, Galbani, illustrata dal senior legal manager di Lactalis, Rolando Orlandi, ha messo sul bando il problema della contraffazione e i rimedi da adottare in caso di plagio del marchio. Mentre con il giovane imprenditore Christian Ardu, ristoratore, si è discusso di internazionalizzazione e del sistema italiano di controllo della qualità e burocrazia per le medie imprese.

 

 

 

 

 

 

Infine il panel sulla tecnologia e le sfide dell’industria 4.0. nel quale Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmindustria, ha fornito un quadro dell’industria farmaceutica operante in Italia e delle sue numerose eccellenze. Poi un salto nel futuro della chirurgia laparoscopica con TransEnterix e il suo general manager Europe, Wouter Donders. La multinazionale americana ha comprato una promettente azienda di robotica per la chirurgia italiana e sta investendo ingenti somme in ricerca e sviluppo. Una dimostrazione di come le soft skills italiane siano ancora in grado di attirare interesse, anche all’estero. Ed in chiusura la domanda aperta di Marco Dini, managing director di Accenture Customer Innovation Network, su quali saranno i talenti del futuro e su dove stiamo andando?

 

 

 

 

Un passo alla volta si cerca di assestarsi e di scoprire i nuovi limiti che la tecnologia e la scienza sta ponendo. I cambiamenti in ogni settore descritto sono profondi, rapidi e a volte improvvisi, ecco perché è fondamentale per i professionisti, ma anche per l’intero Sistema Italia, capire dove si dirige il cambiamento e aiutare imprese e cittadini ad incontrarlo.

Non è mancato inoltre il riferimento al mondo bancario e finanzio, grazie all’intervenuto di Riccardo Ricciardi, board member di La Française International ed investment strategy advisor, che durante la joint session di ABL con Integra International ha tracciato un interessante ricostruzione della storia economica-finanziaria degli ultimi dieci anni.

Infine nell’ambito del convegno è stato attribuito un contributo ad “Alessandra per le Donne”, associazione dedicata alla prevenzione del cancro alle ovaie, costituita in memoria di Alessandra Peluso e presieduta dal prof. Giovanni Scambia, ginecologo di fama internazionale e Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli.

 

 

 

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