Fondazione Cariplo, rush finale: Berardi e Mascetti per la Regione
Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti verso la scelta del suo successore. Per la Commissione centrale di beneficenza la Regione punta su Mascetti e Berardi
di Fabio Massa
Ormai il tempo stringe. Così, Giuseppe Guzzetti, il presidente di Fondazione Cariplo, avanza come un treno che porterà il suo successore alla guida di una delle più importati istituzioni in Italia a livello di beneficienza, oltre che fondamentale dal punto di vista del mondo finanziario poiché la Fondazione è il principale azionista di Banca Intesa insieme alla Compagnia di San Paolo. Guzzetti, che è arrivato ormai alla fine del suo secondo mandato, uomo prudentissimo e di lunghissime vedute, ha influenzato non poco la politica industriale del Paese. Il suo successore dovrà essere all'altezza. E necessariamente (poiché queste sono le regole) dovrà essere selezionato tra i membri della Commissione Centrale di Beneficienza (CCB). Nel CCB siedono rappresentanti degli enti pubblici (comune, città metropolitana, Regione Lombardia e province) e del mondo del volontariato. Se i primi sono il legame di Fondazione Cariplo con i territori, da un punto di vista politico, i secondi sono sempre stati decisivi per il legame con il mondo del volontariato e anche per garantire a Guzzetti il vero controllo sulla Fondazione.
In un annuncio sul Corriere della Sera Guzzetti ha reso pubblico il bando per recepire le candidature alla CCB, con scadenza l'inizio di febbraio. Poi, rapidamente, si arriverà a sciogliere il nodo della Fondazione. A livello di Regione Lombardia, secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, oltre al già confermatissimo Andrea Mascetti, peraltro membro uscente del CCB e uomo di grande potere e influenza a Varese e a Milano, dovrebbe entrare l'avvocato Raffaello Berardi. Berardi, avvocato di Lecco, vicino al Carroccio, guidò per un periodo Tangenziale Est Esterna, la società che dovette (in mezzo a mille difficoltà) raggiungere l'obiettivo di riuscire a completare un'opera del valore di due miliardi di euro. Se la rappresentanza "leghista" era e rimane presente, esattamente come quella di sinistra (rappresentata dal Comune di Milano), bisogna capire che cosa succederà a quella di marca pentastellata. Pare ci siano contatti per capire come fare a garantire un posto all'interno del CCB anche ad esponenti del Movimento, ma non si sa se Guzzetti ha trovato la quadra. Ad ogni modo, i giochi sono quasi fatti. E' importante notare che - probabilmente prima del rinnovo del CCB, e dunque della scadenza di Guzzetti - sarà proprio l'uomo di Como a gestire la partita per il rinnovo della presidenza di Intesa, sulla quale - stando a quanto pubblicato da Dagospia alcuni giorni fa - ci sarebbe tensione tra esponenti governativi.
fabio.massa@affaritaliani.it
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