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Fondi Lega: difesa Di Rubba-Manzoni chiede perizia del capannone a Cormano

Fondi Lega: difesa Di Rubba-Manzoni chiede perizia del capannone a Cormano

La difesa di Alberto di Rubba e Andrea Manzoni, i due revisori contabili della Lega in Parlamento, principali indagati nel caso Lombardia Film Commission, ha chiesto al gip Giulio Fanales una 'superperizia' sull'immobile di Cormano, che - secondo le indagini, e' stato venduto alla Regione Lombardia con una plusvalenza di almeno 400mila euro rispetto al suo valore di mercato e per un prezzo finale di 800mila. Lo si legge nell'istanza a firma dell'avvocato Piermaria Corso. Dall'atto si evince che, nell'ottica difensiva, sarebbe proprio la plusvalenza e non essere mai stata accertata nelle indagini, e nemmeno lo stato di conservazione dello stesso bene.

Di conseguenza non sarebbe stata mai accertata "l'entita'" su cui si fonda il reato di peculato contestato ai due principali indagati. Per procedere si dovra' passare da un parere della Procura. Intanto pero' l'istanza e' stata depositata al gip nella formula di una richiesta di incidente probatorio; se verra' accolta, le parti hanno facolta' di nominare un proprio consulente tecnico. Questo il punto di vista della difesa: rispetto al valore di mercato di 400mila euro, infatti, la somma eccedente doveva servire alla ristrutturazione, poiche' era "pacifico tra le parti che il bene oggetto del preliminare era da ristrutturare tanto che veniva stabilito un termine entro il quale effettuare i lavori ed operare la consegna 'chiavi in mano'", proprio come avviene quando si acquista "un'auto": il valore e' da considerare al momento della consegna. E, in quel caso, l'immobile sarebbe stato consegnato gia' ristrutturato. A dire del legale, poi, i lavori di rimessa a nuovo sono stati effettuati, come emergerebbe in primo luogo dal fatto che la Lombardia Film Commission non ha contestato difformita' al momento dell'acquisto, come invece avrebbe avuto facolta' di fare. In secondo luogo, perche' il dato e' pacifico anche in alcune intercettazioni tra gli interessati alla compravendita, contenute in un atto di polizia giudiziaria di luglio 2020: Scillieri, commercialista vicino al Carroccio e terzo principale indagato, commenta con suo cognato, Fabio Barbarossa (titolare dell'Immobiliare Andromeda venditrice del capannone), che "ci sono dei report fotografici di come era prima, durante e dopo, cioe' non puoi dirmi che non sono stati fatti dei lavori".

E fa accenno al fatto che "il valore di 800mila euro e' in linea se non inferiore rispetto a quello dell'Agenzia delle Entrate". L'istanza prosegue: "Allo stato delle risultanze processuali manca una valutazione del complesso immobiliare di Cormano acquistato da Lfc e pagato 800mila euro. Manca perche' la pubblica accusa non risulta aver disposto alcuna consulenza tecnica prima di parlare di appropriazione indebita di denaro pubblico", ovvero sull'elemento principale su cui si "fonda l'accusa di peculato per Di Rubba e Manzoni". "Manca perche' la stessa ordinanza di misura cautelare a carico di Sostegni (primo ad essere fermato ed altro presunto prestanome di Scillieri) non trova nelle risultanze processuali alcuna determinazione del valore delle sicure migliorie della ristrutturazione", scrive quindi il legale. Che sottolinea: "E' necessario uscire dall'incertezza che consente di liquidare come 'sentito dire' un dato probatorio obiettivo e cioe' che la societa' Praxi, ha attribuito al complesso immobiliare di Cormano il valore commerciale di 840mila euro": una quotazione che "ove confermato esclude oggettivamente l'appropriazione dei fondi pubblici di LFC e anche il danno all'ente pubblico". Alla luce di tutto questo i due revisori contabili chiedono al gip di disporre la nomina di un perito con l'incarico di accertare il valore di mercato del capannone di via Bergamo 7, e di accertare se sia stato ristrutturato in modo da acquisire valore. Qualora la richiesta venga accolta si chiede dunque di disporre un 'incidente probatorio' sul valore e sulle circostanze di quella compravendita. 

Fondi Lega: pm, valore immobile non rilevante per peculato

Non e' rilevante ai fini della configurazione del peculato il valore dell'immobile di Cormano, anche se la difesa di Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni ha depositato al gip la richiesta di una perizia che lo stabilisca in modo imparziale. Sarebbe questo - a quanto appreso - l'orientamento della Procura, chiamata ad esprimere un parere sull'istanza (avvocato Piermaria Corso). Da parte dell'accusa non ci sarebbe opposizione in se' allo svolgimento di una perizia terza sul valore del capannone, ma il punto e' che - anche se il valore fosse stabilito in 800 mila euro, e non 400 mila con 400 mila di surplus (come ipotizzato nell'indagine) - resta l'appropriazione dei fondi della Lombardia Film Commission da parte dei due revisori contabili del Carroccio in Parlamento e del 'supercommercialista' Michele Scillieri. E c'e' un motivo preciso: ad avviso degli inquirenti, il peculato (Di Rubba era in quel momento presidente di Lfc e dunque aveva un incarico dalla Regione) si e' verificato il 4 dicembre 2017, ovvero quando, dopo il preliminare, Lfc verso' all'Immobiliare Andromeda (gestita da Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri) tutta la somma, 800 mila euro, nonostante l'immobile ne valesse la meta' e fosse ancora da ristrutturare.

Fondi Lega: Scillieri, confidenze Di Rubba su soldi Lussemburgo

Dieci milioni di euro partiti da un conto alla Sparkasse di Bolzano e poi arrivati in Lussemburgo, di cui 7 rimasti sui conti di fiduciarie locali e 3 rientrati in Italia. E' il giro del denaro di cui ha parlato sabato Michele Scillieri, commercialista (nel cui studio in via delle Stelline a Milano nel 2017 venne registrato il movimento "Lega per Salvini premier") nell'interrogatorio davanti ai magistrati milanesi, che indagano sul caso Lombardia Film Commission. E' proprio sul Lussemburgo che si sono concentrate le domande degli inquirenti (l'Aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi) perche' nel 'paradiso fiscale europeo' anche i colleghi genovesi stanno cercando il tesoro da 49 milioni della Lega. Li', dunque, potrebbe trovarsi il 'link' tra l'inchiesta milanese e quella di Genova, sui presunti fondi neri del partito. Il commercialista, ai domiciliari dal 10 settembre scorso per peculato e turbata liberta' nella scelta del contraente, si e' limitato pero' ad un accenno, parlando di una 'confidenza' che Alberto Di Rubba - ex presidente di Lombardia Film Commission e attuale direttore amministrativo della Lega al Senato, anche lui ai domiciliari - gli avrebbe fatto sui flussi di denaro. I magistrati genovesi a giugno scorso hanno fatto perquisire la centrale della Sparkasse bolzanina e altre filiali; fra le due Procure c'e' gia' stato uno scambio di informazioni e fascicoli

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