Galleria, Palazzo Marino tenta la carta del Consiglio di Stato
Assegnazione dei locali in Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Marino ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza avversa del Tar
Galleria Vittorio Emanuele di Milano
Galleria, il Comune si rivolge al Consiglio di Stato
Milano - Bando per l'assegnazione dei locali in Galleria Vittorio Emanuele: dopo la sentenza del Tar che ha dato torto al Comune e ragione a La Locanda del Gatto rosso e Il Salotto, Palazzo Marino non ha intenzione di arrendersi. E l'assessore Roberto Tasca annuncia al Giorno l'intenzione di fare ricorso al Consiglio di Stato: "Valuteremo il da farsi sotto il profilo-tecnico amministrativo. Io personale credo che questa vicenda meriti una conclusione statuita. Faccio fatica a pensare che questa vicenda si possa interrompere qui. Non ho alcun intento persecutorio nei confronti di nessuno, mi interessa che si affermi il principio che un bene pubblico, salvo condizioni straordinarie, deve essere assegnato con una gara e che tutto venga fatto in una logica di trasparenza". Per il Comune, i due locali non sono "botteghe storiche" e non avrebbero quindi diritto al privilegio di non passare attraverso un nuovo bando di assegnazione degli spazi. E Tasca rivendica il fatto che rispetto alla Giunta Pisapia c'è stato un cambiamento nella filosofia per l'assegnazione degli spazi, dovuta anche ad "una situazione nazionale un po' equivoca: noi abbiamo seguito in modo un po' pedissequo le indicazioni dell'Anac, ma il Tribunale amministrativo ha una sua autonomia che non c'entra nulla con l'Anac. A chi devono fare riferimento dei dirigenti comunali: all'Anac o al Tar?"
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