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Milano
Gli Haiku cinesi di Figliolia al Museo d'Arte e Scienza

Gli Haiku cinesi di Figliolia al Museo d'Arte e Scienza

Giovedì 23 maggio alle ore 18 nelle splendide sale del Museo D’Arte e Scienza di via Quintino Sella, 4 a Milano, Alberto Figliolia, giornalista e poeta, presenta al pubblico il suo libro: Haiku cinesi, edito da La Vita Felice.

Sarà un viaggio con l’autore, un haiku dopo l’altro, 17 sillabe, 17 passi sulla Grande Muraglia, lungo le strade affollate di Shanghai e i millenari monumenti di Pechino, nella campagna bagnata da una pioggia argentina, in cima ai grattacieli che sfidano le nuvole, negli odori forti del cibo di strada, nei mercati dove la meraviglia non è mai abbastanza.

Si andrà alla scoperta di una Cina dinamica, industriale e agricola, proiettata nel futuro e ancora ingenua se non bucolica, “preda” dello sviluppo, fra caos e armonia, fra ciclopici bambù e misteriose nebbie, nello spettacolo della più varia umanità e mille e mille colori.

Alberto Figliolia ha cercato di captare/intuire/trasmettere tutti questi contrasti con il magico schema delle 17 sillabe, gabbia che si apre all’infinito.

L’haiku è ricerca della perfezione, armonia, “scienza” dell’hic et nunc, nutrito di silenzi e vuoti, che invero sono pieni, serena rappresentazione e immagine del nostro vivere, ovunque e comunque, nell’eterno ciclo della Natura.

Il libro è “illustrato” dall’esperta e finissima calligrafa Ornella Bonetti: un corredo d’immagini, che si muovono fra astrazione e re-interpretazione degli ideogrammi, che a propria volta aprono un viaggio nel viaggio.

Alla presentazione del libro seguirà una dimostrazione calligrafica cui tutti i presenti saranno invitati a partecipare e – perché no? – una prova a cimentarsi nella creazione di propri haiku.

Il Museo d’Arte e Scienza anche per la stagione 2019-2010 riproporrà il corso di Calligrafia Cinese a cura della calligrafa della scuola Feimo, Ornella Bonetti.

Il corso si propone di avvicinare all’arte della calligrafia cinese attraverso:

·         L’uso dei suoi materiali e strumenti: “i quattro tesori”

·         Le modalità di scrittura dei “caratteri” secondo la corretta esecuzione degli “otto tratti”

·         La sperimentazione delle “cinque forme”, corrispondenti al variare del gesto e dei tratti in base a necessità concrete e allo  spirito del tempo

·         L’attenzione al ritmo del bianco e del nero, del pieno e del vuoto.

·         Cenni di storia. Esempi di opere e autori.

La calligrafia cinese è riconosciuta dall’Unesco “Patrimonio immateriale dell’umanità”. Essa infatti non è solo una tecnica di scrittura, ma un’arte, la prima delle arti cinesi, ed è l’espressione più piena e compiuta di una straordinaria cultura cresciuta e sedimentata in millenni di storia, tuttora viva e rinnovata nell’arte di grandi artisti del ‘900 e anche contemporanei.

Il calligrafo che copia le opere dei grandi maestri equivale al musicista che studia ed interpreta lo spartito di un’opera immortale. Ingresso libero.

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