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Milano
Gorlago, Stefania uccisa dalla rivale d'amore a martellate
A sinistra: Stefania Crotti, a destra: Chiara Alessandri

Gorlago, Stefania uccisa dalla rivale d'amore a martellate

Uccisa con quattro colpi di martello al cranio: così, secondo l'autopsia eseguita ieri all'ospedale civile di Brescia, sarebbe morta Stefania Crotti. Vittima della gelosia di Chiara Alessandri, che aveva avuto una breve relazione con il marito della donna, Stefano De Bello, poi decisosi a recuperare il rapporto e a troncare la storia extraconiugale. Sul corpo carbonizzato della donna di Gorlago sono state trovate anche altre lesioni. E non è ancora chiaro se la povera Stefania fosse già morta o ancora viva quando è stata bruciata. In base a questo terribile dettaglio si potrà stabilire se la competenza del caso sarà della procura di Bergamo (l'abitazione di Chiara Alessandri è a Gorlago) o di quella di Brescia (il corpo di Stefania Crotti è stato trovato nelle campagne tra Adro e Erbusco).ù

I vocali whatsapp all'ignaro complice: "Voglio farle una sorpresa..."

Interrogata in carcere, la donna di Gorlago ha nuovamente parlato di una reazione d'impeto, di una colluttazione nel garage di casa, di una morte non premeditata. Eppure, il piano per condurre Stefania nella sua abitazione era stato architettato nei minimi dettagli: Chiara Alessandri si è rivolta al 53enne Angelo Pezzotta, riuscendo a convincerlo a prelevare la rivale d'amore con un furgone. Questo il whatsapp vocale inviatogli il 4 gennaio, riportato dal quotidiano Il Giorno: "Ciao, allora vorrei fare questa sorpresa ad un’amica. O meglio, è l’ex marito che ora vuole farle questa sorpresa visto che dopo un periodo di distacco lei è tornata ad essere la sua compagna. Lui vorrebbe fare questa cosa e ha chiesto a me di aiutarlo. Lo avremmo fatto già la settimana scorsa se tu avessi potuto, ma tu non potevi. Io ho ancora un bel ricordo e mi fido solo di te. Per questo voglio che questa cosa la faccia tu. Inoltre, mi rivolgo a te perché sei bello, sai come comportarti, ispiri fiducia, ma soprattutto hai un furgone. Se non avessi il furgone non chiederei a te. Il furgone è fondamentale e ti spiego perché: la sorpresa sarà organizzata a casa mia. Ma lei non deve sapere che sarà portata a casa mia altrimenti non verrebbe perché in passato abbiamo avuto incomprensioni. Quando arrivi le dovrai consegnare una rosa con un biglietto scritto dal marito. Devi dirle che questa cosa è organizzata dal marito che credo voglia chiederle di sposarlo di nuovo e di fare un viaggio di nozze. Poi devi farla bendare perché altrimenti capisce che la stai portando a casa mia. Lei salirà davanti, io starò dietro in modo che lei non mi veda e quando arriveremo lì, prima di incontrare il marito, scenderò dal furgone e troverà me e dovremo chiarirci io e lei prima di farle vedere il marito. A quel punto tu dovrai andartene. Se lei non si farà bendare annulliamo tutto perché lei non deve vedere che viene a casa mia".

Pezzotta riuscirà ad eseguire tutto alla perfezione, consegnando di fatto Stefania alla sua carnefice. Che gli scrive, ad omicidio avvenuto, alle 17.50 del 17 gennaio: "Ciao, più o meno tutto a posto, vediamo nei prossimi giorni. Ti è rimasta la rosa, giusto? Niente. Togli il biglietto, buttalo e regala la rosa alla tua donna". Poche ore dopo, l'uomo scopre su facebook che Stefania Crotti risulterebbe scomparsa. Capisce in che storia si è trovato coinvolto e chiama i carabinieri.

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