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Milano
Idn 2018, Galli: Rifiuti, termovalizzatori la soluzione, politica non c'entra

La due giorni di “IDN 2018: Persone che hanno qualcosa da dire” sta prendendo il via stamattina alla Fondazione Stelline con un incontro su un altro punto nevralgico per il futuro del Paese: l’innovazione. Nel panel “Innovazione, sviluppo e lavoro” intervengono Dario Galli, viceministro Sviluppo Economico, Fabio Altitonante, sottosegretario alla consiglio regionale con delega su AreaExpo, Francesco Ferri, presidente Lombardia Informatica e Massimo Bertelli, ceo Alnylam Itaila. A coordinare l’incontro il Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti.

Non si poteva che iniziare questo appuntamento con un commento sul dibattito infuocato legato alla questione termovalorizzatori che sta impegnando la politica italiana in questi giorni. “Queste sono questione che in realtà dovrebbero esser al di fuori della politica” ha risposto il viceministro Galli. “Rientrano nell’organizzazione umana della società. In moltissimi paesi hanno risolto da tempo la questione indipendentemente dai colori politici. La produzione di rifiuti è un problema che banalmente riguarda l’organizzazione sociale. È ridicolo nel 2018 stare a parlare di questa cosa qui”. 

Galli: termovalorizzatore è la soluzione. Anche in Campania ha messo un freno all'emergenza

Il ministro ha poi specificato come "La parte di scarto non riciclabile dei rifiuti in ogni parte del mondo o finisce nei termovalorizzatori o viene sotterrata. Il termovalorizzatore è l’anello finale del processo dei rifiuti dalla Norvegia in giù. Magari non sarà il modo più bello di risolvere il problema, però un conto è dire facciamone lo stretto indispensabile un altro è non facciamolo".

Rispetto al problema dell'emergenza rifiuti e sanitaria della Campania Galli ha tenuto a sottolineare come rispetto alla questione rifiuti "Una parte del paese è in emergenza da sempre. In Lombardia da 40 anni a questa parte abbiamo spinto sulla raccolta differenziata, abbiamo costruito inceneritori e termovalirizzatori che hanno reso la Lombardia autonoma. Anzi abbiamo un surplus di capacità di smaltimento. In alcune regioni come la Campania la differenziata è bassissima e ancora oggi la quasi totalità rifiuto indifferenziato. La soluzione che ha permesso di migliorare la situazione è stato il termovalorizzatore di Acerra, gestito da A2a".

Altitonante: “Lega focalizzata su innovazione, M5S ci vuole far tornare indietro”

Fabio Altitonante, sottosegretario alla consiglio regionale con delega su AreaExpo, ha esordito in questa  discussione utilizzando il dibattito sul tema termovalorizzatori come termometro della propensione del Governo ad innovare il Paese: “all’interno del Governo abbiamo una parte con gli amici della Lega che è focalizzata sull’innovazione e una parte che ci vuole far tornare indietro”.

Idn 2018. Industria 4.0 è il futuro? Galli: "La nostra realtà ancora tradizionale e dobbiamo confrontarci con essa"

La discussione su innovazione sviluppo, collegata al lavoro, è entrata poi nel vivo trattando uno degli snodi centrali: il dato. Francesco Ferri, presidente di Lombardia informatica, azienda che gestisce tutto l’ICT della Regione Lombardia. Il sistema si occupa di 650 servizi regionali. Uno dei servizi più avanzate che operano è partito nel 2000 in ambito medico. Ha permesso di aggregare tutti database delle aziende sanitarie locali. Ferri ha sottolineato: “Dal dato viene poi la vera possibilità di recuperare il gap di produttività che soffriamo, circa 20 punti. È fondamentale sperimentare e formare le nostre aziende e fare investimenti in questo senso. L’esperienza lombarda dimostra come si possa la potenzialità di questo strumento”.

Il viceministro Galli si è dimostrato meno entusiasta e più cauto però rispetto ad una prospettiva troppo orientata al 4.0 e ad un’industria del dato. “Io appartengo ad una mezza generazione prima di Ferri, in cui i  conti si facevano a mano ed era possibile contare anche quando andava via la corrente. Ho un po’ più presente la fisicità della realtà industriale. L’industria 4.0 è ovviamente il fiore all’occhiello e ha importanti riscontri quantitativi. Però non bisogna dimenticare che i ¾ delle persone lavorano ancora in attività tradizionali e per fare i numeri non dobbiamo perdere queste attività. Questa è la nostra realtà”.

IDN 2018. "Serve un cambio culturale verso l'innovazione"

I cambiamenti tecnologici da soli però non bastano, l’innovazione ha anche bisogno di una modifica culturale e di approccio. Massimo Bertelli, ceo Alnylam Itaila, ha infatti messo in evidenza come “Il problema è che la gente, ad esempio, non vede l’indotto che sta dietro al rientro dei cervelli in fuga. In Italia ci sono ospedali di grande qualità che hanno fatto ricerca di fase 3, il passaggio pre-commercializzazione del farmaco. Questo ha quindi consentito ai lombardi di avere accesso a cura sperimentali, questo deve essere visto come un valore aggiunto”.

È stata poi la volta dell’amministratore di Tree, azienda di innovation e education, Antonio Perdichizzi. Anche lui ha posto l’accento sul cambiamento culturale necessario e da sviluppare sin dalle scuole superiori.  “Il futuro è anche delle nuove aziende che riescono ad assorbire i cambiamenti veloci e a creare posti di lavoro. I nostri grandi problemi dell’Italia devono diventare una grande sfida, non un blocco. Chi fa innovazione non tornerà in Italia se il nostro paese non gli consentirà di cercare di risolvere queste grandi sfide”.

Non si poteva parlare di lavoro senza arrivare a trattare la tematica dei Centri per l’impiego, chiave anche per quel che sarà o dovrebbe essere il reddito di cittadinanza. Il ceo di Jobiri, Caludio Sponchioni, ha portato la discussione sulle difficoltà pratiche che queste strutture affrontano: “Un dipendente di un Centro deve gestire 254 pratiche, non ce la fanno. Il tempo uomo dedicato a ciascun disoccupato è davvero ridicolo”

IDN, il programma della seconda giornata

Dopo la prima giornata di lunedì 19 novembre, che ha visto intervenire tra gli altri il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, il programma di martedì 20 novembre è altrettanto ricco. 

Nella seconda giornata la kermesse riparte alle ore 10.00, con due sessioni dedicate all’innovazione. Parteciperanno Dario Galli, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Fabio Altitonante, sottosegretario alla consiglio regionale con delega su AreaExpo, Francesco Ferri, presidente Lombardia Informatica, Massimo Bertelli, CEO di Alnylam Italia, Cristina Tajani, assessore alle Attività produttive del Comune di Milano e Antonio Perdichizzi, presidente di Junior Achievement Italia e CEO di Tree.

Alle ore 15.00, largo al dibattito sul futuro dell’economia italiana con la tavola rotonda “Una politica industriale ed energetica per l’Italia” con Stefano Buffagni, sottosegretario all'Autonomia, Marco Alverà, Ad di SNAM Rete Gas, Valerio Camerano, Ad di A2A, Arrigo Giana, presidente di AGENS (Confindustria trasporti) e Luigi Ferraris, Ad di Terna.

Ore 16.30, si parlerà di integrazione un dibattito sul tema “Dentro e fuori i diritti e i doveri” al quale interverranno, Sara Casanova, sindaco di Lodi, Pietro Foroni, assessore al Territorio di Regione Lombardia, Don Virginio Colmegna, Casa della Carità, Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare del Comune di Milano, Sandrine Temgoua, Insieme senza muri, moderati da Paola Bacchiddu.

Alle ore 17.00, sarà presentata una ricerca realizzata per “IDN18” dall’istituto di ricerca Mercurio Misura sul rapporto tra gli italiani e l’Europa. Che cosa pensano gli italiani dell’Unione europea? Ci credono ancora? Come la vorrebbero? Chi voteranno alle prossime elezioni? La presentazione sarà accompagnata da uno speech di Piero Bassetti.


Per l’evento di chiusura alle ore 18.00, è previsto l’intervento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una tavola rotonda sul tema “L’Europa a partire da Milano. La sfida del futuro oggi”, con Dario Violi, consigliere regionale del M5S.

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