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Milano
Il Pd vince con Mor, Lia e Tabacci. Ma le periferie votano centrodestra

di Fabio Massa

Uninominali, le sfide più sentite sul territorio. In particolare a Milano, dove c'era stato il caso Lia Quartapelle, che Renzi non avrebbe voluto per nessuna ragione candidata. Al punto di spedirla lontana da casa e piazzarci Maurizio Martina, il commentatore notturno della disfatta dem. Poi la rivolta di Milano, e la Quartapelle, spinta da 02PD, viene messa in lista. E fa il risultato, almeno stando ai dati ufficiali del ministero: nel collegio uninominale 13, area statistica 105, Lia Quartapelle a una decina di seggi dalla fine risulta a quota 41,12 per cento contro i 35,22 di Laura Molteni, consigliera comunale del Carroccio. Super il Pd: 28,67, unaperformance di quasi 10 punti sopra quella nazionale. In zona 1, sempre a una decina di seggi mancanti da scrutinare Bruno Tabacci è in testa: 41,03 per cento contro i 37,06 per cento di Cristina Rossello, l'avvocatessa di Silvio Berlusconi. Sorpresa anche nel collegio uninominale 11: Mattia Mor è a quota 39,92 per cento, sopra Alessandro Morelli che è quota 37,56 per cento. Fedelissimo di Salvini, Morelli sarà comunque a Roma. Igor Iezzi, leghista, batte invece nettamente Emilia De Biasi, esperta di sanità del Partito Democratico: 39,23 contro 28,53. Nel collegio 14, dove si pensava - secondo i sondaggi - avrebbe prevalso Paolo Cova, è invece netto il risultato di Federica Zanella di Forza Italia. L'ex presidente del Corecom Lombardia stacca l'avversario di oltre 7 punti. Sul Senato risultato in cassaforte per Paolo Romani (40 contro i 26 di Bruno Marton). Su Monza Stefania Craxi dà 20 punti a Bertola Cherubina, su Cologno Monzese brutta sconfitta per la renziana Malpezzi, sotto di 13 punti rispetto al vincitore Emanuele Pellegrini. Interessante il voto nell'unica Stalingrado d'Italia rimasta sempre rossa dal dopoguerra ad oggi (Sesto San Giovanni è caduta l'anno scorso): Michela Fiorentini, candidata al Senato, arriva addirittura terza. Primo con il 44 per cento circa Ignazio La Russa, secondo con il 26 per cento circa Daniele Pesco. Identico risultato sulla Camera: Graziano Musella al 41 per cento, Stefania Mammì al 28,77 per cento (M5S) e Angelo Capelli del movimento di Lorenzin al 24,22 per cento. Su Sesto San Giovanni Guido Della Frera dà un distacco di 7 punti a Sara Valmaggi, vicepresidente del consiglio regionale uscente. Tirando le somme, se rimanesse così lo scenario (ed è molto probabile perché manca moltissimo alla fine dello spoglio) il Partito Democratico avrebbe vinto 3 collegi su 5 nell'area centrale di Milano, mentre avrebbe perso le periferie. Ad ogni modo, sono stati perfettamente confermati i sondaggi della vigilia.

fabio.massa@affaritaliani.it

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