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Milano
Il Presidente Mattarella a Milano per i 25 anni dello Ieo
Foto: LaPresse

Il Presidente Mattarella a Milano per i 25 anni dello Ieo

La determinazione, la disponibilita', l'intuizione del famoso oncologo Umberto Veronesi, scomparso nel 2016, sono state spesso al centro degli interventi pronunciati oggi in occasione dei 25 anni dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), l'ospedale nato per sua volonta' e plasmato secondo la sua moderna visione di cura, che mette al centro la persona. Alla cerimonia e' intervento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Regione Attilio Fontana, insieme al Presidente dell'Istituto Europeo di Oncologia, Carlo Cimbri. La visita del Capo dello Stato e' il punto piu' alto di un fitto programma di eventi celebrativi previsti durante tutto il 2019, con l'obiettivo di sottolineare il ruolo di Ieo come punto di riferimento internazionale per l'innovazione nella lotta al cancro. "Allo Ieo il paziente e' considerato come persona ed e' un caso unico - sottolinea il presidente Mattarella -. Per questo e' importante l'attitudine dello Ieo di seguire i suoi pazienti anche quando escono dall'ospedale per non perdere questo rapporto che e' umano prima ancora che terapeutico. Questa e' una apertura culturale, che sottolinea come qui venga praticato il rapporto tra terapia e ricerca". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha esordito ringraziando prima di tutto Mattarella che "rappresenta ogni giorno di piu' l'unita' della nazione". "La sua vicinanza ci fa bene e ci sprona a fare meglio" ha detto Sala. Che ha poi ricordato che Veronesi volle il termine Europa nel nome del suo ospedale, "e se c'e' un messaggio da lanciare oggi da qui, da questa citta' al Paese e all'Europa - ha aggiunto - e' che l'Unione deve guardare a realta' come questa per ritrovarsi: produrre cultura, sostenere i piu' deboli ed essere all'altezza della propria storia". Dal canto suo promette che fara' "di tutto perche' Milano non si accontenti e continui ad essere speranza e ispirazione del Paese". "Nato da un'idea del professor Umberto Veronesi - e' intervenuto il presidente Fontana - Ieo e' diventato modello innovativo di ospedale, la cui eccellenza si esprime soprattutto nella ricerca, nell'innovazione e nello sviluppo della cura".

In soli venticinque anni Ieo e' diventato un centro da primato: in base alle classifiche Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari), e' l'ospedale numero uno per la cura dei tumori del seno, del polmone, della prostata e fra i primi per i tumori ginecologici e della testa e collo. La ricerca scientifica, ha una produttivita', in termini di studi e risultati, in linea con i ranking piu' elevati di Europa e Stati Uniti. Dal 1994 a oggi Ieo, con una dotazione di 292 posti letto, ha trattato circa 850.000 pazienti. "La presenza del Presidente della Repubblica ci onora e ci da' fiducia - ha dichiarato Carlo Cimbri -. E' per noi un segnale che il Paese riconosce, e tiene in gran conto, la dedizione totale dei medici, dei ricercatori e di tutto il personale Ieo, per dare un contributo concreto all'eccellenza della sanita' e della ricerca scientifica italiana. Questo istituto e' nato nel maggio 1994 sotto il segno dell'innovazione, e in soli venticinque anni, con la forza delle idee e il duro impegno quotidiano, e' diventato una realta' all'avanguardia internazionale". "La visita del Presidente Mattarella - sottolinea Mauro Melis, Amministratore Delegato IEO - ci fa sentire piu' forte la responsabilita' che abbiamo assunto nei confronti del Paese. Siamo nati con la missione di raggiungere l'eccellenza nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura dei tumori. Abbiamo quindi l'obbligo morale di essere all'avanguardia". Roberto Orecchia, Direttore Scientifico Ieo, si e' detto orgoglioso di poter "mostrare un ospedale diverso nel modo di curare, nella relazione medico-paziente, nell'integrazione sistematica della ricerca in ogni attivita', nella valorizzazione delle nuove tecnologie. Un ospedale che e' simbolo di un nuovo umanesimo in oncologia perche' per primo ha considerato come parametro di scelta e di decisione la qualita' di vita del paziente. Abbiamo infranto il tabu' dei protocolli universali di cura, spesso molto invasisi, a favore delle cure personalizzate e ora siamo pronti a diventare Istituto di Medicina di Precisione, un approccio che presuppone la capacita' di capire l'impatto di tutte le componenti che influenzano la malattia di ogni singola persona e di intervenire su di esse in modo mirato".

"Lei rappresenta ogni giorno di piu' l'unita' della nazione. La sua vicinanza ci fa bene e ci sprona a fare meglio", ha detto il sindaco Sala, salutando il presidente Mattarella. "E se c'e' un messaggio da lanciare oggi da qui, da questa citta' al Paese e all'Europa - ha aggiunto - e' che l'Unione deve guardare a realta' come questa per ritrovarsi: produrre cultura, sostenere i piu' deboli ed essere all'altezza della propria storia". "Faro' di tutto - ha promesso - perche' Milano non si accontenti e continui ad essere speranza e ispirazione del Paese".

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