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Milano
"Il Pride? Ritrovo di disadattati". Frase choc della consigliera comunale

"Il Pride? Ritrovo di disadattati". Frase choc della consigliera comunale

 "Una squallida manifestazione che nulla ha di culturale. Chiunque abbia un po' di sale in zucca, sa benissimo che questi sono ritrovi di disadattati, soggetti schizoidi, in piena crisi dissociativa. E i ragazzini, invece, confusi e manipolati, lungi dall'aver alcun valore politico, hanno molto di psichiatrico e qualcosa di sulfureo. Questi spettacolini, se non avessero l'aiuto dei forti poteri occidentali, resterebbero dei fenomeni folcloristici, risibili". Interviene così Antonia Parisotto, consigliera comunale di Cesano Boscone, in provincia di Milano, in quota Forza Italia, contro il pride di Milano che si è svolto lo scorso sabato.



Parisotto ha chiesto di intervenire per 'fatto personale', nel corso della riunione delle Assise cittadine, e ha criticato la scelta della Giunta comunale e dell'assessore Ilaria Ravasi di concedere il patrocinio al pride. "Per l'ennesiuma volta nella lotta a odio e discriminazione si è ritenuto di poter impunemente dileggiare singole che appartengono a una maggioranza di italiani - afferma - Ma contro odio e discriminazione sono leciti odio e discriminazioni. Ci risulta che nel nostro Comune, dati alla mano, ma anche a livello nazionale, casi di violenza e discriminazione siano veramente molto pochi: 26 in 5 anni". 

"Ci aspettiamo che oggi stesso, conscia della gravità di queste affermazioni pronunciate in un consesso istituzionale, Antonia Parisotto dia le dimissioni". Così in un psot si Facebook i Sentinelli di Milano in merito alle dichiarazioni rese dalla consigliera di Cesano Boscone, nel Milanese, che ha definito il pride una "squallida manifestazione"."Se ciò non avvenisse, diamo per scontato che le stesse siano pretese dal suo Partito - affermano - La politica che si abbassa a un linguaggio del genere non è una cosa tollerabile"."La mancanza di rispetto per le migliaia di donne, uomini e persone trans che partecipano ai Pride neanche - evidenziano - E poi ci vengono a dire che il Ddl Zan andrebbe stralciato perché è una "legge bavaglio" sulla libertà di pensiero. Qui il pensiero affonda dentro un delirio omolesbotransfobico". POL LOM lpr 010849 LUG 21

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