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Il renziano “governista” Comincini: ”Conte? Giusto che prosegua ma…”
L'ex sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini

Il renziano “governista” Comincini: ”Conte? Giusto che prosegua ma…”

Eugenio Comincini, milanese, senatore di Italia Viva, smentisce ad Affaritaliani.it Milano una volta di più di essere tra coloro che intendono fuoriuscire dal neonato partito di Matteo Renzi, mettendo così in crisi la stabilità del governo, partendo da un’opposizione alla proposta di Bonafede sulla prescrizione. “Posto - esordisce - che io non ho nessuna intenzione di uscire da Italia Viva e che mi sembra di star rispecchiando il punto di vista di Italia Viva”.

Il leader del partito, rivelando un’anima forse meno moderata, pare molto critico rispetto a un governo che lui stesso ha contribuito a mettere in piedi.
“Il governo è nato proprio per volontà di Matteo Renzi, se non fosse stato lui in agosto a proporre questa scommessa audace saremmo già andati a votare. Non mi sento di condividere l’idea che in questo momento si stia facendo una scelta non moderata. Renzi e Italia Viva stanno continuando a sostenere le posizioni che quando eravamo nel Pd sostenevamo tutti insieme. Quando il governo gialloverde portò in Parlamento l’abolizione della prescrizione, noi tutti che eravamo nel Pd proponemmo la pregiudiziale di costituzionalità su quella riforma, non votammo contro solo perché stavamo all’opposizione. È qualcun altro che ha cambiato opinione e che sta avendo un atteggiamento diverso. Siamo stati anche rimproverati per esserci astenuti in commissione. Ora qualcuno mi deve spiegare perché quando lo facciamo noi è uno scandalo e quando il M5S in commissione alla camera sul milleproroghe vota contro la sua maggioranza, allora va bene?”

Avete preso il posto di Salvini nelle critiche pregiudiziali, quindi? Abbiamo scambiato Matteo?
“No, noi stiamo continuando a lavorare insieme tutto il governo. Ma ho l’impressione che ogni volta che IV fa una mossa ci sia un clamore esorbitante rispetto a quanto accade se lo fa un altro partner di maggioranza”.

IV intende rimanere un partner di questa maggioranza, anche se la percentuale non è altissima?
“Le percentuali non sono state ancora misurate, spero che non ci si basi ancora sui sondaggi. Ciò che conta sono i numeri in parlamento, diversamente cosa dovremmo dire al Movimento 5 Stelle, che di elezione in elezione vede la propria forza ridursi?”.

L’intenzione di Italia Viva è continuare a collaborare con la maggioranza e con lo stesso Pd, anche se con spirito critico?
“Abbiamo fatto critica su un provvedimento solo”.

Ma non avreste fatto un altro movimento se aveste piena comunione d’intenti col Pd.
"No, è evidente, Ma dovreste chiedere anche al Pd perché ha cambiato idea su giustizia e reddito di cittadinanza. Noi vogliamo continuare a dare una mano al governo con le nostre competenze e convinzioni, cercando i giusti equilibri. Sulla giustizia abbiamo ritenuto irricevibile la mediazione che il premier aveva proposto. Si è fatto un disegno di legge di cui discuteremo, il tema però mi fa dire che abbiamo doppiamente ragione. Posto che la riforma del processo penale, che è indispensabile, porterà a un risultato tra non meno di un anno, avrebbe avuto senso accogliere l’emendamento di Lucia Annibali, che - sospendendo e rinviando di un anno l'abolizione della prescrizione - avrebbe offerto di operare sulla riduzione dei tempi del processo penale senza rinunciare alle garanzie. Chi si è accontentato di meno, rispetto a ciò che ha sempre sostenuto, è il Pd”.

Fareste alleanza col Pd?
“Ridicolo parlare adesso di elezioni. Ci stiamo governando insieme. Abbiamo detto che IV nasceva per allargare il consenso a questa maggioranza prendendo anche dal centrodestra che non vuole morire salvinano e sovranista. Certo però se ogni giorno qualcuno si sposta su posizioni più populiste, mi auguro che anche dentro il Pd la componente riformista si chieda dove si stia andando. Noi non vogliamo far saltare il governo solo perché i nostri ministri non hanno partecipato al CdM. Nel passato scelte ben più gravi non hanno portato a crisi di governo”.

Il governo arriva a fine legislatura?
“Se il governo fa le cose che servono al Paese è giusto che prosegua. Priorità sono far ripartire l’economia, non far aumentare l’Iva, il lavoro dato da investimenti pubblici”.

Non ho capito se siete più lontani da M5S o dalla Lega.
“Con la Lega di Matteo Salvini non abbiamo proprio nulla a che fare, Matteo Renzi ha fatto ciò che era impensabile che accadesse per non far vincere le elezioni a Matteo Salvini. Abbiamo una visione della società diversa da entrambi, oggi è stato giudicato un male peggiore per il paese dare carta bianca, anzi pieni poteri a Salvini. Diversamente Renzi non avrebbe fatto un governo con chi lo aveva massacrato in passato. Per quanto sia faticoso governare con i 5 stelle, meno peggio che Salvini”.

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