Infrastrutture Lombarde, arriva Capetti. Arac: ecco la Garrammone
Nomine in Giunta regionale: il nuovo ad di Infrastrutture Lombarde è Giuliano Capetti, Adriana Garrammone designata per sostituire Francesco Dettori in Arac
di Fabio Massa
Giunge a termine la telenovela riguardante la nomina più importante dell'inizio del 2017 per la Regione Lombardia. E' stato scelto infatti per il posto di amministratore unico della società Infrastrutture Lombarde Giuliano Capetti, attualmente capo della segreteria dell'assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte e esperto della materia. Bergamasco, già impegnato in politica, Capetti va a prendere le redini di una società che deve uscire dalle secche nelle quali è finita dopo lo scandalo che travolse e sancì la fine della gestione Antonio Rognoni.
Giuliano Capetti ha vinto una partita interna alla maggioranza di particolare complessità. In un primo tempo, infatti, Forza Italia pareva orientata a sostenere la candidatura di Gianluca Maglio. Tuttavia, il nome era stato dichiarato irricevibile dall'assessore al Bilancio Massimo Garavaglia, uno degli uomini indubitabilmente più potenti e preparati della Regione Lombardia. Al diniego di Garavaglia, che avrebbe voluto recuperare al posto di Maglio l'ex assessore formigoniano Ghilardoni, Forza Italia aveva reagito duramente con uno scontro anche interno al gruppo e una Giunta, quella di lunedì scorso, conclusasi con un nulla di fatto. Quest'oggi invece fumata bianca. Capetti siederà sul posto di amministratore unico di Infrastrutture Lombarde.
Arac: designata Adriana Garramone al posto di Dettori - Nella stessa seduta di Giunta è arrivata anche la sostituzione, scondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, del dimissionario Francesco Dettori dalla presidenza di Arac. Si tratta della designazione, giacchè la ratifica la farà il Consiglio regionale, di Adriana Garramone, ex presidente del Tribunale di Brescia. Dettori si era dimesso settimana scorsa protestando contro la scarsa collaborazione delle strutture regionali e denunciando un clima poco collaborativo anche da parte della consigliera Ceribelli, la whistle-blower che fece scoppiare lo scandalo delle dentiere.
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