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Innovazione, Milano è la città più smart d'Italia. Torino seconda

Innovazione: Milano la citta' piu' smart d'Italia, Torino seconda

Milano e' la citta' piu' smart d'Italia, seguita da Torino, al secondo posto, e da Bologna, al terzo. E' quanto emerge dalla quarta edizione dello Smart City Index, il rapporto di EY che analizza le 117 citta' capoluogo italiane, classificando il loro sviluppo in termini di reti e infrastrutture intelligenti e misurando la loro capacita' di innovare e offrire servizi di qualita' ai propri cittadini. Nel rapporto 2018, che si avvale di oltre 480 diversi indicatori, l'analisi e' stata effettuata in base a quattro livelli: infrastrutture di rete, sensoristica, piattaforme dati, applicazioni mobili e web. Come emerge dal rapporto, le Smart City sono piu' attrattive e piu' competitive della media delle citta' italiane e rappresentano un volano significativo dell'economia del Paese. Gia' oggi lo sviluppo delle tecnologie IoT (Internet of Things) ha generato un mercato pari a 3,7 miliardi di euro, mentre circa il 40% dei 2,5 milioni di posti di lavoro previsti nei prossimi cinque anni saranno creati proprio nelle citta'. Di questi oltre 350.000 saranno ad elevata specializzazione, legati ai diversi comparti della Smart City. Anche la nascita di nuove imprese trova nelle principali citta' l'ambiente piu' fertile per il loro sviluppo: circa 6.000 start up e 400 tra incubatori e co-working sono collocati in ambienti urbani di medie e grandi dimensioni. Anche quest'anno il podio resta saldamente nelle mani delle grandi citta' del Nord Italia. Milano, grazie soprattutto alle sue infrastrutture di trasporto pubblico e alle sue piattaforme digitali, accelera e soppianta Bologna, in testa alla classifica 2016, quale citta' leader, posizionandosi come citta' piu' smart e innovativa, in grado di confrontarsi alla pari con le citta' metropolitane delle altre regioni industriali europee. Torino, che spicca per la diffusione della banda larga fissa e mobile e per il trasporto pubblico, si colloca al secondo posto della classifica, anche grazie alle ottime performance nei servizi e-government al cittadino e nella "nuova economia" (luoghi per l'innovazione, co-working, start up, economia digitale), guadagnando una posizione rispetto al rapporto 2016. Bologna, che perde il primato e scende in terza posizione, resta comunque la citta' che meglio ha saputo definire una strategia. Roma e Firenze migliorano la propria posizione, classificandosi rispettivamente settima e ottava. Roma, nonostante il ritardo nelle infrastrutture e nelle reti, e' la citta' che si e' maggiormente impegnata sul fronte della trasparenza, rendendo accessibile ai cittadini il suo patrimonio informativo.

Le citta' di media dimensione continuano il loro percorso di crescita: ben cinque di loro si trovano nelle prime dieci posizioni. In particolare, Modena, attraverso un percorso di ammodernamento delle infrastrutture e di sviluppo di piattaforme per l'erogazione dei servizi, guadagna la quarta posizione assoluta. Anche Trento, Bergamo, Parma e Brescia sono tra le prime dieci citta' piu' smart nella classifica generale. Da menzionare il forte progresso di alcune citta' del Sud, come Bari e Lecce che, grazie al significativo miglioramento nelle aree della sensoristica e delle piattaforme di servizi, salgono la prima dal 40 al 18 posto e la seconda dal 52 al 26 posto nella classifica generale. "Le nostre citta' sono diventate piu' connesse e intelligenti" e "oggi la sfida chiave delle Smart City si gioca sul piano culturale - osserva Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell'area Mediterranea - Perche' le citta' intelligenti possano generare valore per i cittadini e sviluppo per le aziende, occorre mettere in relazione l'offerta di servizi con la domanda, focalizzandosi sugli investimenti che hanno ricadute concrete e contribuiscono ad accrescere la cultura digitale". La nuova edizione dello Smart City Index di EY evidenzia, tuttavia, il significativo ritardo delle citta' di piccole dimensioni, che continuano a perdere terreno rispetto alle grandi citta', soprattutto del Nord. Mantova si conferma la citta' piccola piu' smart, ma passa dalla quarta alla ventiduesima posizione della classifica generale. La classifica 2018 conferma l'esistenza di una correlazione tra "smartness" e qualita' della vita, evidente soprattutto in citta' come Milano, Bologna, Trento e Firenze. Vi sono, pero', anche citta' che mostrano alta vivibilita' pur in presenza di una diffusione delle innovazioni ancora limitata: sono soprattutto le citta' alpine come Belluno, Aosta e Sondrio. Il rapporto evidenzia anche la presenza di capoluoghi che, pur partendo da una qualita' della vita piu' bassa, hanno trovato nella Smart City un percorso d'innovazione. Tra questi diverse citta' del Sud, come Napoli, e le gia' citate Bari e Lecce. 

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