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Milano
Inter-Napoli, Salvini al giudice sportivo: "Sbagliato chiudere gli stadi"
Matteo Salvini (foto Lapresse)

 Caos Inter-Napoli: Salvini, chiusura stadi e' risposta sbagliata

"Chiudere gli stadi e vietare le trasferte condanna i tifosi veri, milioni di persone che hanno diritto a seguire la propria squadra e che non vanno confuse con pochi delinquenti che girano con il coltello in tasca. E' una risposta sbagliata". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a margine della presentazione del teatro virtuale' della Polizia Scientifica. Una risposta dunque alla decisione del giudice sportivo che ha inflitto una dura condanna all'Inter con due gare a porte chiuse e una senza curva.

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Non inasprimenti legislativi o misure di polizia, bensi' il coinvolgimento dei diretti interessati. "A inizio anno convochero' al Viminale i responsabili di tifoserie e societa' di Serie A e B, affinche' gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza". Lo ha annunciato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini secondo un retroscena de La Stampa.

Il ministro a Catania ieri ha voluto incontrare anche la signora Marisa Grassi, vedova dell'ispettore Raciti, una vittima del dovere, morto nel 2007 nel corso di scontri tra poliziotti e tifosi. "Ci incontreremo di nuovo, anche per discutere di sicurezza dentro e fuori gli stadi", ha fatto sapere.

Salvini : "Rigore nell'applicare le leggi. Chi ha un coltello è un delinquente, non un tifoso"

Piu' sicurezza negli stadi soprattutto applicando con rigore le norme e impedendo ai violenti di partecipare ai match. In diretta a 'Un Calcio Alla Radio', in onda su Radio Crc Targato Italia, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, torna sulla questione delle violenze legate agli incontri sportivi. "Misure da adottare? Anzitutto essere rigorosi nell'applicare la legge e i regolamenti con chi sbaglia. Penso agli arbitri che sono finiti al pronto soccorso in questi anni. Non puoi cavartela con tre o quattro giornate di squalifiche. Non e' possibile che ci siano trecento arbitri feriti. Purtroppo c'e' questa sensazione di impunita' e, invece, devi smettere di giocare a pallone per la tua vita", dice.

Quanto agli scontri tra ultra', "chi sbaglia, non dovrebbe mettere piu' piede allo stadio. Tra poco arrivano braccialetti elettronici nelle carceri italiane e verranno controllati a casa. L'unico errore da non commettere e' mettere i tifosi nello stesso pentolone. Fortunatamente e' una piccola frangia quella che si comporta in questo modo. Chiudere gli stadi e vietare trasferte non risolve il problema. Proporremo che certe trasferte vengano giocate di giorno, dato che cosi' si possono anche controllare meglio".

Dalla questura di Milano, il titolare del Viminale attende "segnalazioni per quanto successo", ma, a suo giudizio, era "giusto non sospendere la partita per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico". A chi sostiene che c'e' un problema di intelligence per gli scontri, Salvini ricorda che "il calcio e' un problema, ma credo che pero' Isis, camorra, 'ndrangheta e mafia meritano qualche attenzione in piu'. Bisogna anche partire dai banchi di scuola. Uno con un coltello in tasca non e' un tifoso e' un delinquente. Chi viene trovato nei pressi di uno stadio con una mazza da baseball e' un delinquente".

Il premier Conte: "Costernato, fatti molto gravi"

"Sono rimasto molto costernato a scoprire che una manifestazione sportiva diventa occasione di scontri, aggressioni e in questo caso c'e' stato anche il morto. Ritengo gravi, molto gravi le espressioni incivili e discriminatori nei confronti di etnie, razze e cosi' via. La mia sensibilita' sarebbe di dare un segnale forte, per quanto mi riguarda bisognerebbe dare un segnale forte ricorrendo a una pausa che sia di proficua riflessione. Un segnale non sarebbe male, pero' lascio alle autorita' competenti la valutazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di fine anno. "Questi comportamenti richiederebbero una seria presa di posizione e ne parlero' con il sottosegretario Giorgetti per vedere se si puo' inasprire le pene, mantenendo una soglia di efficacia. Una reazione forte ci vuole da parte di tutti", ha aggiunto Conte.

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