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Milano
Isis, i pm chiedono il processo per 'Fatima' e la sua famiglia
"Fatima", Maria Sergio

Il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e il pm Paola Pirotta hanno chiesto il processo per Maria Giulia Sergio alias Fatima, la giovane partita da Inzago per la Siria dove si sarebbe arruolata assieme al marito nelle milizie dell'Isis. Oltre che per 'Fatima', e' stato chiesto il processo anche per altri 3 latitanti (il marito Aldo Kobuzi, la madre di quest'ultimo, Donika Cocu la canadese Haik Bushra), per il padre della foreign fighter Sergio Sergio che invece e' rimasto in Italia e per la sorella Marianna Sergio. Lunedi' prenderanno la parola le difese, martedi' e' prevista la sentenza del gup Donatella Banci Buonamici per i 5 che hanno scelto l'abbreviato e la decisione sul rinvio a giudizio per gli altri 5 che hanno optato per l'ordinario.

Dopo essersi convertita all'islam radicale, 'Fatima' era partita da Inzago (Milano) alla volta della Siria nel settembre 2014 dove, assieme al marito albanese Aldo Kobuzi, si sarebbe unita alle milizie dell'Isis. I pm hanno chiesto condanne anche per gli altri 4 indagati che hanno scelto l'abbreviato, rito che prevede lo sconto di un terzo della pena: 3 anni e due mesi per l'albanese Baki Cocu, zio di Kobuzi; 4 anni e due mesi per sua moglie Arta Kakabuni; 2 anni e mezzo per Dritan Gjecaj e 2 anni e 4 mesi per sua moglie Lubjana, che avrebbero fornito supporto logistico a Fatima e al marito al momento di pianificare il viaggio in Siria.

L'unico non latitante a scegliere il rito ordinario in udienza preliminare e' stato il padre di 'Fatima', Sergio Sergio, arrestato lo scorso luglio assieme alla madre della giovane (Assunta Buonfiglio e' morta qualche mese fa) con l'accusa di organizzazione del viaggio per finalita' di terrorismo, perche' entrambi sarebbero stati pronti a partire da Inzago (Milano) per la Siria per raggiungere la figlia. Sergio Sergio e' accusato di organizzazione di viaggio con finalita' di terrorismo, in base al decreto Alfano. I pm nella loro requisitoria, durata circa tre ore, hanno sostenuto che i cinque imputati hanno mantenuto tutti, per con ruoli e responsabilita' diverse, una "condotta partecipativa" all'associazione finalizzata al terrorismo internazionale. I magistrati hanno chiesto le attenuanti per tutti, tranne che per Marianna, per la quale e' stata sollecitata la pena piu' severa (5 anni e 4 mesi). Per mesi gli investigatori hanno intercettato conversazioni di Maria Giulia dalle quali hanno dedotto che la ragazza voleva convincere la sorella e i genitori a raggiungerla. L'arresto e' arrivato quando, secondo l'accusa, stavano per andare in Siria.

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