Islam, trattative in extremis. Minaccia maxi-manifestazione
Giorni di trattative coi musulmani per Palazzo Marino. Carmela Rozza incontra interlocutori dell'Islam ortodosso. Circa 600 persone erano pronte a manifestare
Di Paola Bacchiddu
Sono giorni di trattative, questi, per Palazzo Marino, alle prese con la delicata questione delle moschee, che pare essere diventata ormai esplosiva. L'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, nei giorni scorsi, ha incontrato gli interlocutori dell'islam ortodosso, per allacciare un dialogo e tentare di placare gli animi, scongiurando la protesta di lunedì, davanti a Palazzo Marino, durante la seduta straordinaria, convocata dal consiglio per prendere una decisione in merito al prossimo bando sui luoghi di culto.
Secondo rumors di Affaritaliani.it erano infatti previste circa 600 adesioni, nella comunità islamica ortodossa, per far sentire la propria voce davanti alla sede del Comune (via Padova era un altro luogo preso in esame per la manifestazione). Una protesta che sarebbe costata cara all'amministrazione, già alle prese con la gestione delle tensioni dei residenti sul crescente flusso di profughi in città e la loro difficile collocazione. Per non parlare dell'allarme sicurezza e del perenne conflitto con la Regione Lombardia che tenta di porre delle restrizioni sulla costruzione dei luoghi di culto.
Il passaggio più delicato adesso, è la riunione di giunta di venerdì, a porte chiuse, dove si cercherà di trovare una soluzione che possa accontentare tutti e gettare un po' d'acqua sul fuoco sulle tensioni che, dentro la comunità islamica ortodossa di Milano, covano ormai da parecchi mesi, dopo l'aggiudicazione del vecchio bando al Caim, e il suo successivo arenarsi. Compito complicato, questo, fatto di delicati pesi e contrappesi.
La vicesindaca Anna Scavuzzo, con gli assessori competenti, è impegnata in un difficile percorso di mediazione, che cerca di gestire anche l'attuale situazione di abusivismo dei luoghi non deputati alla preghiera in città – prevalentemente garage, sottoscala e capannoni - ma utilizzati dagli islamici come temporanei sedi per il culto, in attesa di una situazione più strutturata.
E la prova del nove sarà la seduta straordinaria di Consiglio convocata il prossimo lunedì 17 ottobre. In questa sede la Giunta comunicherà le decisioni prese a porte chiuse venerdì sul bando sulle moschee. Una curva politica scivolosa, da cui dipenderà anche l'esito delle proteste annunciate a inizio settimana da parte del Caim.