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Milano
"Dio benedica i combattenti di Hamas": un arresto a Milano. VIDEO

Istigazione alla Shoah e odio razziale: un 29enne arrestato a Milano

La Polizia di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale, ha arrestato un cittadino italiano di origini egiziane di 29 anni per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all'odio razziale e religioso, aggravate dall'apologia della Shoah. Quattro le perquisizioni effettuate dalla Polizia nei confronti di persone che avevano sostenuto e incitato le sue idee sul web.

L'esultanza in rete del 29enne per l'assalto terroristico di Hamas

All'indomani dei tragici fatti del 7 ottobre 2023, il 29enne aveva diffuso online esternazioni di chiara matrice antisemita ed apologetiche delle azioni terroristiche di Hamas, dichiarandosi in procinto di intraprendere il jihad e raggiungere il martirio combattendo: oltre alla pubblicazione sul proprio profilo di numerose foto che lo immortalavano in costante allenamento fisico per prepararsi all'impegno bellico, lo stesso aveva effettuato ricerche sul web sui voli disponibili per raggiungere i teatri di guerra mediorientali.

 

L'arrestato era pronto ad arruolarsi per Hamas

Dall'attivita' investigativa e' emerso che il giovane, oltre ad aver avviato chat WhatsApp e Instagram con numerose persone che gli parevano attestate sulle stesse posizioni radicali e nelle quali ha manifestato aperto sostegno alle azioni di Hamas palesando al contempo un odio ossessivo verso lo Stato e il popolo ebraico, ha condotto, tramite i propri profili social, una quotidiana, incessante e sistematica attivita' di condivisione di contenuti di analogo tenore con differenti e articolate modalita'.

Ha pubblicato piu' volte notizie e materiale di propaganda acquisite su canali tematici - tra cui gli organi mediatici ufficiali dell'ala militare di Hamas e di Hezbollah - traducendole in lingua italiana e talvolta modificandole per renderle maggiormente appetibili. Ha rilanciato le riposte di approvazione ricevute in privato, condividendole in numerosi e quotidiani post pubblici che fungevano da volano di propaganda per contenuti ed esternazioni di sostegno alle citate organizzazioni terroristiche, col dichiarato obiettivo di invitare i fratelli ad arruolarsi invece di nascondersi.

"Dio benedica i combattenti di Hamas"

Il 29enne nel commentare con esternazioni discriminatorie e sessiste la tragica vicenda dello stupro, tortura e uccisione di una ragazza al rave musicale del 7 ottobre 2023, si e' schierato pubblicamente in difesa di Hamas "Dio benedica i combattenti di Hamas, i guerrieri piu' coraggiosi del pianeta!" - sono le dichiarazioni da lui esternate in piu' occasioni, sia pubblicamente che in chat private, circa l'intenzione di intraprendere il jihad.

"Ebrei da bruciare tutti, rivoglio Hitler"

Gli ebrei "giuro che sono da bruciare tutti", "rivoglio Hitler, forse uno dei migliori leader al mondo", "hai visto che anche la Germania sta supportando 'IsraHell? Chi conosciamo bene si starà rivoltando nella tomba adesso". Sono alcuni dei messaggi agli atti dell'inchiesta sul 29enne italo-egiziano, messo ai domiciliari. "Il parassita sionista sta spianando Gaza", si legge nelle numerose comunicazioni e messaggi di propaganda acquisiti dagli inquirenti. "L'unica cosa che mi rincuora è sapere che il loro destino sarà sempre lo sterminio, è una profezia coranica" e "anche loro sanno" che "scapperanno come settimana scorsa" scrive il 15 ottobre 2023, otto giorno dopo la strage di Hamas del 7 ottobre

Altre perquisizioni: coinvolto anche un soggetto vicino all'estrema destra milanese

Contestualmente sono stati eseguiti quattro decreti di perquisizione locale e personale nei confronti del padre del giovane e di altri tre soggetti che si sono evidenziati per avere sostenuto e incitato le sue esternazioni sui social. Una delle perquisizioni nei confronti di un soggetto gia' noto alle Autorita' italiane per la vicinanza agli ambienti dell'estrema destra milanese e' stata effettuata in Svizzera da una pattuglia mista italo-elvetica, in stretta collaborazione con la Procura Federale di Berna.








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