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Milano
Buccinasco, evento pubblico sulla legalità e mafia al Nord
L'eurodeputata Maria Angela Danzì

L'evento pubblico sulla legalità e mafia al Nord

La teoria della “linea della palma” di Leonardo Sciascia a che punto è? Facciamo il punto il 3 novembre alle ore 21,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Buccinasco in via Vittorio Emanuele II, con il Sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, Fabio Bottero, Sindaco di Trezzano sul Naviglio, Lorenzo Sauna, Associazione Libera, Paola Pollini, Presidente Commissione Antimafia Regione Lombardia, David Gentili, membro del Comitato antimafia del Comune di Milano, Eleonora Montani, professoressa Università Bocconi e l’Eurodeputata Maria Angela Danzì. Modera l’incontro Fabrizio Capecelatro, caporedattore Fanpage. Secondo una teoria geologica, per il riscaldamento del pianeta, la linea di crescita delle palme sale verso il nord di un centinaio di metri all’anno, per questo motivo vedremo nascere le palme anche dove oggi non esistono. Secondo Sciascia anche la linea della mafia sale ogni anno e si dirige verso l’Italia del nord e tra un po’ di anni la vedremo trionfare in posti che oggi sembrano al riparo da qualsiasi rischio. Il report sulla presenza mafiosa in Lombardia, redatto dalla Commissione regionale Antimafia, ha attribuito un rating alle varie province, da 1 a 5, dove 1 rappresenta la massima minaccia mafiosa, definita in relazione alle caratteristiche proprie della realtà settentrionale. Nessuna provincia della Lombardia ha ricevuto il voto minimo di 5. Le Province maggiormente permeate dal fenomeno mafioso sono risultate Varese, Lecco e Como.

Approfondimento sulla situazione della provincia e della città di Milano

L’area in cui la criminalità organizzata concentrò le proprie attività fu quella del sud-ovest milanese. Per la precisione i comuni di Trezzano sul Naviglio, Corsico e Buccinasco, comuni prima solamente punto di approdo, poi vere e proprie roccaforti lombarde di Cosa nostra e ‘ndrangheta.  Ribattezzata la “Platì del Nord”, Buccinasco, è da parecchi decenni identificato come uno dei Comuni dell’hinterland all’interno del quale la presenza mafiosa è stata negli anni maggiormente concentrata. Eurodeputata Maria Angela Danzì: "Alle mafie serviva, e serve, un ambiente dove lavare il denaro sporco: le mafie regionali hanno scelto il nord operoso per poter operare, senza troppo dare nell’occhio, nei mercati finanziari e nell’economia ’legale’ attraverso società “apri e chiudi”, fallimenti pilotati, false fatturazioni, evasione fiscale e degli obblighi contributivi. Tutto alla luce del sole, senza eccessi clamorosi. Hanno inquinato l’economia, l’ambiente e le relazioni pubbliche. E ci sono riusciti così bene che oggi nella ricca Lombardia, nella moderna Milano, in punta di diritto si pone il dubbio su cosa sia associazione a delinquere di stampo mafioso e cosa non lo è".

Così Paola Pollini: "La commissione antimafia ha già avviato i lavori e tra le prime audizioni abbiamo voluto la D.ssa Alessandra Dolci, coordinatrice della DDA di Milano. Fin da subito abbiamo riportato l'attenzione sulle evidenze di una ormai radicata colonizzazione delle mafie sul territorio lombardo e un'allarmante permeabilità delle imprese all'azione criminale",  afferma la presidente Pollini. " Al Nord, la criminalità si è inabissata nascondendosi nelle pieghe dell'economia e della finanza dunque, gli incontri sul territorio tra istituzioni, sindaci, giornalisti  e cittadini sono fondamentali per far luce sulla reale situazione del territorio e i rischi per le imprese"

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