L'innovazione tra tecnologia, ecosostenibilità e ricerca
A Fiera Milano, con The Innovation Alliance un sorprendente viaggio nel futuro presente
Dalla realtà aumentata in fabbrica al robot collaborativo, fino al modello di un organo umano realizzato in materiali plastici per far esercitare i chirurghi.
L’innovazione è di scena a Fiera Milano fino all’1 giugno con The Innovation Alliance, l’appuntamento che per la prima volta riunisce 5 manifestazioni della meccanica strumentale unite in una logica di filiera: PLAST, IPACK-IMA, MEAT-TECH, Print4All e INTRALOGISTICA ITALIA.
Tra gli stand di oltre 3500 aziende, tante novità interessanti e tecnologicamente sorprendenti. Molte le soluzioni attente all’ambiente e tante le tecnologie che stupiscono per versatilità, in grado di realizzare persino “cose” di contenuto artistico, come scenografie teatrali oppure oggetti unici di arredo e fashion.
Dalle proposte in fiera emerge un nuovo modo di lavorare nelle fabbriche: così, con uno speciale visore indossato dal lavoratore, la realtà aumentata può entrare nel processo produttivo e aiutare l’operatore ad essere più efficiente. Ad accompagnare il lavoro dell’uomo arriva anche il robot collaborativo che si presta a qualsiasi utilizzo nella linea: attivabile attraverso il movimento umano, monitorabile con un’interfaccia digitale, il robot è studiato per interagire con l’uomo, dosando la propria forza per lavorare senza creare danno al suo collega umano. Negli stabilimenti, poi, la tecnologia può essere di dimensioni ridotte, ma anche gigantesche: così in fiera ecco una macchina di estrusione “da record” che dall’alto dei suoi 3 piani realizza 1.000kg/h di prodotti in plastica.
Non cambiano solo i processi produttivi, ma anche gli oggetti e i prodotti che le nuove tecnologie sono in grado di creare: così, con la plastica e le tecniche di ultima generazione è possibile realizzare un modello di un organo umano anatomicamente tanto perfetto da costituire una ideale “palestra” per i chirurghi che devono esercitare la propria abilità in interventi complessi.
La fantasia dei creativi e le nuove tecniche di stampa si uniscono, poi, per creare prodotti unici, spesso addirittura dotati di valore artistico o fashion: così sulle scarpe compaiono stampe tratte da opere d’arte, grazie alla stampa su materiali pregiati come la pelle, mentre i packaging dedicati alle monoporzioni di carne di magatello piemontese diventano pezzi di un puzzle che si compone per chi acquista la gift box con tutti e 25 i pezzi. Anche un prodotto apparentemente comune come una bustina di zucchero, prodotta con tecniche avanzate può stupire: soprattutto se fatta con lo… zucchero. Grazie, infatti, al lavoro di team del produttore della materia prima per imballaggi, di quello che realizza il packaging e del produttore dello zucchero si è ottenuta una busta per lo zucchero di canna, biodegradabile per oltre il 90% perché realizzata con un materiale naturale derivato dalla stessa canna da zucchero.
La sostenibilità dei materiali rappresenta uno dei traguardi più importanti per l’innovazione: così ecco fibre naturali innovative, derivate da origini particolari come pianta del caffè, pianta del cacao, guscio di granchio, legni pregiati che diventano la materia prima di oggetti e stoviglie 100% sostenibili, a fine vita completamente biodegradabili e compostabili.
All’insegna del rispetto per l’ambiente, in fiera sono presentati anche contenitori di carta dal colore naturale non trattata con il caolino (che conferisce il classico colore bianco) più ecologici (evitano il passaggio dello sbiancamento), pur mantenendo le stesse caratteristiche dei contenitori tradizionali, ma anche vassoi per la ristorazione e la refezione collettiva realizzati in cellulosa, in grado di passare dal freezer al forno, resistenti, ma completamente compostabili una volta utilizzati.