A- A+
Milano
La mozione anti-aborto approda a Milano: tutto il centrodestra la firma

Arriva a Milano la mozione anti-aborto che ha fatto scalpore a Verona

Uniti contro la 194. Tutti i consiglieri comunali milanesi di centrodestra hanno firmato la mozione anti aborto di Verona, arrivata a Milano e presentata martedì 23 ottobre dal consigliere ciellino di Forza Italia Luigi Amicone. Il documento attacca la legge 194 accusandola di aver aumentato il "ricorso all'aborto come strumento contraccettivo" senza ridurre il ricorso all'aborto clandestino. La mozione, spiega Repubblica Milano, chiede di “sostenere” il capoluogo lombardo “città per la vita” e invoca l’impegno del sindaco e della giunta affinché vengano stanziati “congrui finanziamenti a istituzioni, associazioni e gruppi che sostengono concretamente politiche a favore della famiglia e della vita”, oltre ad “approfondire con adeguate iniziative di informazione e sensibilizzazione gli effetti sociali e culturali prodotti dalla legge 194”. Alla giunta si chiede di "sostenere associazioni come il Cav (Centro aiuto alla vita) della Mangiagalli che dal 1984 ha fatto nascere 21800 bambini", il volontariato che "viene spesso ostacolato nella sua opera per far conoscere alle donne le possibilità alternative all'aborto". Il testo è molto simile a quello presentato a Verona, dove è stato votato anche dalla capogruppo del Pd Carla Padovani, creando fortissime polemiche e portando a una manifestazione di piazza organizzata dal comitato femminista Non una di meno.

A Milano la mozione non è stata ancora discussa per opposizione della sinistra e conseguente mancanza di accordo tra tutti i capigruppo, ma sarà inserita in calendario entro una decina di giorni. Ad aderire, fin da subito, sono stati Milano popolare di Stefano Parisi, Matteo Forte, Fabrizio De Pasquale (capogruppo Forza Italia). La Lega, assente in aula, ha già fatto sapere che firmerà. “Questa mozione è assurda e contiene molte falsità – ha affermato la consigliera Pd Diana De Marchi definendola una provocazione - Noi del Pd siamo tutti compatti per difendere questa legge che tutela le donne e la maternità consapevole di donne e uomini. Per altro il Cav esiste già ed è già sostenuto, inoltre l'aiuto che danno questi centri dura un anno non una vita, com'è necessario quando si fa un figlio. Quel che bisogna fare è difendere la contraccezione gratuita i consultori, perché tutte le persone abbiano gli strumenti giusti per decidere eventualmente quando avere un bambino".

"Mi sono inventato questa mozione da un giorno all'altro dopo aver sentito un comizio di Grillo – ha spiegato Amicone a Repubblica - In parte ho fatto un copia incolla di quella di Verona sulla mancata applicazione integrale della legge 194, ma anche ricordo che a Milano c'è una commisisone al lavoro sul tema, con proposte di politica famigliare a sostegno della vita. Una cosa che qui da noi si fa già, per l'alleanza uomo donna, per la maternità, per i bambini e per la famiglia, in un mondo morto, una società vecchia, dove si prende il cane invece che fare un bambino. Basta dividersi fra bigotti e sinistri, ritroviamo una visione della vita, partendo dalla reltà di fatto di questo Paese che non fa più figli e non ha futuro".

Commenti
    Tags:
    mozione anti-aborto veronamozione anti aborto milanoluigi amicone







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.