Lega e Fi, freddo per Moratti: ”Minestra riscaldata". E cresce l'idea Santanchè
di Fabio Massa
Una bella suggestione. Letizia Moratti, cinque anni dopo la sconfitta. Il gran ritorno, per fronteggiare Beppe Sala. Manager contro manager. L’ex sindaco contro il suo ex direttore generale. Una bella suggestione, che - secondo i boatos diffusi da Il Giornale - sarebbe partita da casa Lega. Tuttavia, la genesi di questo nome risiederebbe nell’estrema confusione del momento. Prima del 7 non ci sarà nulla di definito. Il centrodestra aspetta le primarie. Ma allora, come nasce l’ipotesi Letizia Moratti? A spiegarlo è Davide Boni, il segretario milanese, che ad Affaritaliani.it dice: “Il nome nasce dal fatto che di fronte all’esperienza Pisapia anche la Moratti viene rivalutata”. Poi però arriva la smorzata: “Ormai sento tanti nomi. Credo che il segretario federale insieme a Berlusconi faranno le scelte migliori. Ma che sia il nostro candidato… Ad oggi non ho indicazioni in questo senso”.
Ancora più netto il giudizio del suo predecessore, Igor Iezzi, attualmente consigliere comunale di Milano, che sempre ad Affari affonda il coltello: “Il ritorno della Moratti? Non credo sia una ipotesi fattibile. Non la volevamo quattro anni fa, figurarsi adesso. Cos’è, la minestra riscaldata?”. Anche Iezzi, salviniano doc, però ammette: “Una cosa sola è vera. I cinque anni di Pisapia l’hanno rivalutata, la Letizia. E’ uscita malconcia dall’esperienza amministrativa e oggi è paradossalmente più forte. Ma da qui a ricandidarla ce ne corre…”
E Forza Italia? C’è chi smentisce, c’è chi frena, di grandi entusiasmi non se ne registrano. Spiega l’ex capogruppo in consiglio comunale ai tempi di Letizia, Giulio Gallera, oggi assessore in Regione: “E’ stata un ottimo sindaco e l’importanza del suo operato è emersa in questi anni, quando si è visto che cosa aveva progettato realizzato. Tuttavia penso che noi dobbiamo guardare avanti di fronte a una sfida che vede nuovi candidati a sinistra non possiamo riproporre vecchie ricette”. Fabio Altitonante, coordinatore cittadino di Forza Italia, sempre ad Affari spiega: “Oggi i milanesi si sono accorti di quanto avessimo governato bene con Letizia Moratti, ideando grandi progetti per Milano. Lei ci ha messo del suo, con tanto valore aggiunto. Non mi risulta però che sia disponibile a candidarsi, dopo la sconfitta del 2011. E credo che sia giusto per il 2016 a cercare nuovi schemi di gioco”.
Da una donna all’altra, chi pare ci tenga molto (anche più del marito) è Daniela Santanché. Mentre infatti Maroni e Toti starebbero - secondo rumors - spingendo per Maurizio Lupi, che rimane tuttavia una candidatura molto improbabile, l’ipotesi Santanché cresce, mentre permangono sul campo i nomi dell’ex dg Stefano Parisi, che pure ha già detto una prima volta no al Cavaliere, e quello di Paolo Del Debbio, che invece di no ne ha pronunciati ben più d’uno.
@FabioAMassa