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Milano
Leonardo: riapre Sala delle Asse del Castello con 'tracce' del genio

Leonardo: riapre Sala delle Asse del Castello con 'tracce' del genio

Dal 16 maggio e fino al 12 gennaio 2020, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Sala delle Asse, il piu' importante ambiente del Castello Sforzesco di Milano, e' eccezionalmente riaperta al pubblico dopo 6 anni di studi e restauri, svelando le nuove tracce leonardesche apparse sulle sue pareti. Una ulteriore scoperta, dopo quella della Sala stessa alla fine dell'Ottocento, che rivela una nuova geografia del progetto di decorazione ideato da Leonardo e che sara' la base di nuovi studi sul genio vinciano. Attraverso la scenografica installazione multimediale "Sotto l'ombra del Moro", i visitatori saranno guidati nella lettura dello spazio integrale della Sala, spostando l'attenzione dalla volta alle pareti laterali, e scopriranno come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco e, al di la' degli alberi, case e colline all'orizzonte: dalla stanza del duca Sforza al territorio da lui governato; potranno comprendere il significato della Sala delleAsse nel Rinascimento e le sue complesse vicende storiche e conservative. La Sala ha infatti necessariamente seguito, negli ultimi cinque secoli di storia, la stessa tormentata sorte del Castello, ricostruito su ordine degli Sforza a meta' del Quattrocento come ampliamento del visconteo Castello di Porta Giovia. 

Per trasformarlo in luogo di delizie, invece che roccaforte militare, gli Sforza assoldarono i migliori architetti e le migliori intelligenze del Rinascimento: Donato Bramante, il Filarete, Bartolomeo Gadio, il Bramantino e, appunto, Leonardo da Vinci. Passato ai Francesi (nel 1500), agli Spagnoli (nel 1535), agli Austriaci (nel 1714) e poi ancora ai Francesi di Napoleone (nel 1796) per tornare agli Austriaci (nel 1815) e finalmente al Regno d'Italia (nel 1861), il Castello fu utilizzato come caserma e come stalla, e la Sala delle Asse fu adattata ai diversi usi che la guerra impone, cosi' che la decorazione progettata da Leonardo venne coperta da strati su strati di calce. Ma la certezza documentale che Leonardo avesse lavorato in quellaSala nel 1498 su incarico di Ludovico il Moro, poco dopo aver terminato il Cenacolo, fece si' che durante la ricostruzione del Castello, terminata nei primissimi anni del Novecento, si scoprisse una straordinaria radice (detta Il Monocromo perche' disegnata a carboncino) alla base di un grande, illusionistico, pergolato di diciotto alberi di gelso, legati con corde annodate, che si intrecciano sulla volta della Sala sorreggendo uno stemma e le targhe sforzesche. L'attribuzione a Leonardo del Monocromo avvenne solo negli anni Cinquanta, durante un restauro "integrativo" della decorazione della volta, perche' inizialmente era stato ritenuto un intervento seicentesco, slegato dal progetto pittorico originario che occupava tutto il soffitto della Sala. Il cantiere di studio e restauro - aperto nel 2013 per iniziativa del Castello e sospeso per sei mesi solo in occasione di Expo Milano 2015 - ha portato alla luce nuovi segni del disegno preparatorio di Leonardo, nel quale anche il Monocromo si inserisce perfettamente: tronchi, rami, paesaggi all'orizzonte, che definiscono un progetto colossale che occupa ogni centimetro della vasta Sala (15x15 metri per oltre 10 di altezza), trasformandola in un gigantesco trompe l'oeil. Nessuno, a parte gli addetti ai lavori, ha ancora potuto osservare da vicino le nuove tracce di disegno preparatorio affiorate dai restauri, ma l'allestimento della Saladurante questi otto mesi di apertura eccezionale permettera' di vedere a distanza molto ravvicinata il Monocromo, che e' stato anch'esso oggetto di un accurato restauro, grazie a una tribuna montata a ridosso della parete che lo ospita; mentre l'installazione multimediale "Sotto l'ombra del Moro" aiutera' a comprendere la regia complessiva dell'ambiente immaginato da Leonardo da Vinci. La riapertura della Sala delle Asse, cuore del palinsesto "Milano e Leonardo 500", sara' anticipata la sera del 15 maggio (dalle ore 20:30) da un evento inaugurale aperto al pubblico, dal titolo "Leonardo 500": un gioco di immagini e suoni proiettati sulla Torre del Filarete, visibile dal Cortile delle Armi, e un concerto di musiche antiche eseguito dagli allievi della Scuola Civica di Musica "Claudio Abbado" sotto la "Pergola di Leonardo", l'architettura botanica realizzata in occasione delle celebrazioni leonardesche che affonda le sue radici nel Cortile stesso. 

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