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Milano
Lista Maroni, quante preoccupazioni. Ecco chi va e chi viene in Lega
Roberto Maroni

di Fabio Massa

Sono happy problems, ma pur sempre problemi. La Lega Nord continua a vedere rosa, a livello di numeri di seggi che prevede di conquistare a Camera e Senato. Quota 100 è facilmente raggiungibile. In più, c'è Regione Lombardia, dove secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, non si ripeterà quanto avvenuto anni fa, quando il Maroni segretario della Lega Nord decise - per vincere la Lombardia e salvare il partito dal declino incipiente - di rafforzare la Lista Maroni a scapito del Carroccio. Alla fine la Lega prese il 12,96 per cento (700mila voti) e la lista Maroni Presidente il 10,23 per cento (552mila voti). Al Carroccio andarono 15 seggi, alla lista Maroni quattro in meno. Questa volta c'è chi registra nella lista capeggiata da Stefano Bruno Galli un certo nervosismo. La Lega non si arrenderà alla lista Maroni. E nella lista Maroni c'è chi è stato eletto con una manciata di preferenze, la volta scorsa. Non sarà più così. Questa volta è gara vera. Anche per questo il capogruppo Stefano Bruno Galli sbarra la strada agli ex-Ncd che ormai da mesi si vocifera potrebbero entrare in lista. Un po' per fini puramente politici (a pretesto la frase durissima di Formigoni su Maroni, che per onestà intellettuale non è neppure la prima volta ad essere stata pronunciata), un po' per fini... "numerici". Alcuni ex-Ncd sono infatti "re delle preferenze" che finirebbero per scalzare i competitor della lista Maroni. A complicare la situazione ci sarebbe la volontà - pare - del governatore di cambiare qualcosa, e di inserire volti nuovi dalla società civile. 

Venendo alla Lega Nord, a Roma è dato per sicuro Fabrizio Cecchetti, attuale "commissario" del partito provinciale milanese. Più incerto ma comunque lanciato Jari Colla. Chi potrebbe tornare per un secondo giro in Regione, sempre a Bergamo, è Roberto Anelli. E Matteo Salvini? Chi lo conosce bene sa che lascerà l'Europarlamento per candidarsi a Roma. Basta trasferte, Salvini sarà di stanza alla Camera. Questo aprirà una serie di incognite: il primo dei non eletti è infatti il presidente del consiglio regionale ligure, Francesco Bruzzone, che però non dovrebbe lasciare. Il secondo dei non eletti è Massimo Sertori, che dovrebbe però optare o per Roma o per la Regione Lombardia. A complicare la vicenda c'è la volontà di Angelo Ciocca, da Pavia, di tornare in Regione magari come assessore dal suo posto all'Europarlamento. Anche perché se così non fosse si potrebbero aprire sanguinose faide per chi prenderà il suo posto sul territorio pavese. Insomma, il fermento è tanto. E un indice plastico è rappresentato dal programma della Berghem Fest: a partire da stasera fino a lunedì 4 settembre ci sarà una vera e propria pletora di relatori (fino a sei nello stesso dibattito). Tra gli appuntamenti da segnalare quello di domani sera con Bossi, Borghi e Siri; quello di sabato con Gelmini, Giorgetti e Garavaglia; quello di lunedì con Toti, Maroni e Zaia e la chiusura, sabato, di Matteo Salvini.

fabio.massa@affaritaliani.it

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lista maronilega nord






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